Nel weekend del 22 e 23 aprile si tornerà a visitare le Fabbriche del Gusto con l’edizione primaverile 2023 di WeFood, nella quale saranno protagoniste proprio le aziende di eccellenza dell’enogastronomia italiana. Continua così la collaborazione fra ItalyPost e Touring Club italiano, la più importante associazione nazionale per la promozione del turismo e dei territori, che insieme promuovono la manifestazione.
Le realtà d’eccellenza dimostrano come, nonostante le difficoltà nell’ultimo anno non siano mancate, l’aumento dei costi di produzione su tutte, il food Made in Italy abbia resistito e si sia continuato a proporre come un asset fondamentale della nostra economia. A testimoniarlo è il fatto che nel 2022 la filiera enogastronomica ha potuto vantare un valore di 580 miliardi di euro e come l’agroalimentare del Paese ricopra quasi un quarto del Pil nazionale. Ma anche i più recenti dati sul turismo nel nostro Paese mostrano come sempre più italiani scelgano le mete da visitare sulla base della cultura culinaria che le caratterizza. L’edizione primaverile di WeFood torna allora come fondamentale occasione di scoperta di prodotti di altissima qualità e tecniche di lavorazione tanto tradizionali quanto contemporanee delle materie prime dei nostri territori. Sabato 22 e domenica 23 aprile sarà infatti possibile visitare le migliori cantine, distillerie, birrifici artigianali, caseifici, laboratori di cioccolato e dolci tipici sparsi per i territori coinvolti.
Dopo l’ultima edizione autunnale WeFood torna così il 22 e 23 aprile con un’edizione primaverile che comprenderà visite guidate, showcooking e degustazioni.
Per prenotare le visite e vedere gli eventi digitali, è sufficiente consultare il sito www.wefood-festival.it.
Ecco le Fabbriche del Gusto che apriranno le loro porte per WeFood
I sapori del Veneto tra vini, dolci, olio e distillati
In Veneto, i partecipanti disporranno di una lunga serie di tappe per scoprire i tanti prodotti d’eccellenza del territorio. L’Antico laboratorio San Giuseppe, ad esempio, rappresenta una delle eccellenze di questa regione: qui la produzione artigianale di liquori e amari rispetta totalmente la tradizione e la storia di questo liquorificio, che inizia nel 1928 a Bassano del Grappa. I sapienti liquoristi utilizzano solamente materie prime biologiche e a km zero, selezionate accuratamente e lavorate a mano per produrre L’Amaro, il Liquore San Giuseppe e la nuova linea di infusi in edizione limitata “Come una volta”. Anche nella Distilleria Poli, fondata nel 1898 a Schiavon (VI), la parola chiave che identifica tutto il suo ciclo di produzione è “tradizione”. Infatti, da quattro generazioni l’azienda opera con un antico alambicco completamente di rame, fra i pochissimi ancora esistenti, che permette di produrre grappe e distillati caratterizzati da un ricercato equilibrio di carattere ed eleganza. L’edificio in cui risiede la Distilleria è considerato di interesse storico-ambientale per la sua struttura a porticato tipica delle antiche abitazioni rurali venete.
In regione si potranno scoprire i segreti dei vigneti e del buon vino attraverso il tour enologico con Maeli, cantina di Baone (PD), nel cuore del Parco Regionale dei Colli Euganei, che ha valorizzato un vitigno del territorio, il Moscato Giallo, vinificandolo in cinque versioni differenti: da spumante dolce a metodo tradizionale brut nature, da vino che rifermenta con i propri lieviti in bottiglia a vino fermo secco fino al passito. L’amore per la Natura, l’approccio agro-ecologico alla coltivazione delle uve e l’utilizzo dei lieviti indigeni per favorire il più possibile fermentazioni spontanee rendono i vini Maeli un’autentica espressione del territorio.
Per quanto riguarda la produzione olearia, fiore all’occhiello del Veneto è sicuramente il frantoio La Contarina, visitabile in occasione di WeFood. Nasce sui primi pendii della Vallata di Mezzane e lambisce le terre di Illasi. La Contarina produce olio extravergine direttamente da olivi e frantoio di proprietà, seguendo tecniche innovative e usando varietà tipiche locali, tanto da essere riconosciuta da Slow Food come presidio della Regione del Veneto. Dalla sua produzione escono quattro oli con sensazioni gustative diverse e destinati a palati e piatti diversi. Il frantoio propone visite guidate che comprendono la degustazione guidata, con racconti dei cicli produttivi, della storia degli antichi olivi e del casale dove si trova il frantoio che risale alla metà del Seicento. Un vero e proprio incontro di cultura, fascino e realtà esistenziale.
La tradizione dolciaria è il “miglior ingrediente” della pasticceria Loison, che partecipa a questa edizione primaverile di WeFood 2023 portando i visitatori alla scoperta di un’azienda che da tre generazioni sforna un’ampia gamma di dolci e che nel tempo è diventata una realtà presente in più di cinquanta Paesi. Per quanto la varietà di dolci prodotti sia ampia (si va dalle colombe alle focacce ai biscotti), il protagonista indiscusso di casa Loison rimane il panettone, che negli anni ha ottenuto più di 15 importanti riconoscimenti.
Per quanto riguarda la produzione vinicola un’eccellenza veneta è rappresentata dall’azienda Astoria Wines, che dal 1987, dalla passione di una storica famiglia di viticoltori, è ad oggi il primo vinificatore privato del Conegliano-Valdobbiadene DOCG e i suoi vini sono stati celebrati dai più importanti concorsi enologici. La Tenuta Val del Brun è il cuore pulsante di Astoria: quaranta ettari di vigneti immersi tra le scenografiche Colline del Prosecco, un paesaggio unico riconosciuto Patrimonio Mondiale dall’Unesco nel 2019 che l’azienda protegge anche attraverso l’adesione al protocollo Vignes fleuries (2014) e la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata, 2018). L’azienda propone una visita guidata presso l’Astoria Wine Store di Crevana con una degustazione di 3 Vini (il Millesimato Valdobbiadene DOCG Millesimato; Casa Vittorino Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG; RoséMina Rosé Veneto IGT) accompagnati da salumi e formaggi della zona.
Un’altra Fabbrica del Gusto che punta sulla produzione artigianale è il Birrone, birrificio Artigianale Agricolo nato nel 2008 a Isola Vicentina per la produzione di birre artigianali, naturali, di altissima qualità, non trattate termicamente né chimicamente. La sua missione è quella di creare birre felici che rendano felici chi le beve, portando allegria e spensieratezza a tutti i clienti. L’utilizzo di ingredienti del territorio, in buona parte coltivati nei propri campi, permette di creare birre non solo eccezionali, ma anche sane, naturali e salutari. Grazie alla sua lungimiranza e tenacia, Birrone è cresciuto fino a posizionarsi tra i primi 20 birrifici in Italia per volumi e tra i più premiati.
Prosegue il tour enologico con la Corte Capitelli, della Famiglia Marchesini che, tornando alle sue antiche origini di coltivatori, decide di intraprendere un’avventura importante: la produzione di vino puntando all’eccellenza del proprio territorio. Si tratta di un’azienda giovane situata a Selva di Montebello, che si rifà però alle proprie radici, che indaga le potenzialità del suo territorio e dei suoi prodotti migliori, che vuole portare nuove energie ed entusiasmo all’interno di una storia agricola millenaria.
Qualità del prodotto italiano, passione per il proprio territorio e per le tradizioni locali, sguardo aperto sul mondo e sull’accoglienza: ecco Frantoio Bonamini, uno degli esempi simbolo di unione tra storia ed evoluzione. Situato nel veronese conta quasi 60 anni di sfide e ad oggi comprende 5.200 olivi coltivati su 21 ettari, raggiungendo una produzione di 270.000 bottiglie l’anno, distribuite in Italia e all’estero. Un’azienda giovane e dinamica, con un forte senso della sperimentazione e della continua ricerca, un cammino che profuma di antico e mantiene un rispettoso legame con le tradizioni e l’ambiente locale. Filosofia che ha reso questo brand uno dei più riconosciuti e premiati nel mercato oleario al mondo e che continua ad essere punto di forza di questa famiglia.
A tenere alta la qualità della produzione vinicola e olearia veneta è anche la società agricola Piovene Porto Godi Alessandro, a Toara di Villaga (VI), località nota fin dal 1500 per la coltivazione della vite. I vigneti sono riparati in un affettuoso abbraccio dentro un anfiteatro naturale formato dalla parte sud dei Colli Berici, nel cuore della zona DOC. La superficie vitata è di 40 ettari e l’azienda vinifica solo uve di propria produzione. Dal 2018 l’azienda è biologica con certificazione ICEA. La famiglia produce vino e olio a Toara. La scelta da sempre è per le uve del territorio, come il Tai Rosso. Mentre in bottiglia è il rispetto del tempo il segreto per ottenere vini di grande qualità. L’azienda offre anche ospitalità. Chi cerca l’esperienza di vivere in una dimora di campagna tra le colline di Vicenza, potrà fermarsi nel vecchio mulino o nella colombara della casa.
Spostandosi nel veronese troviamo una produzione di riso senza eguali, quella dell’azienda Riso Melotti, che ne è produttrice dal 1986. Da oltre 2 generazioni sono impegnati nella produzione di un prodotto sano, genuino e nel rispetto dell’ambiente. Una passione trasmessa con entusiasmo da padre in figlio e alimentata dalla generosità e dal fascino della pianura a Sud di Verona, dove la natura ha profuso in abbondanza acque limpide e sostanze preziose per la risicoltura. La particolare cura ed attenzione prestate nella coltivazione e lavorazione, fanno di questo prodotto un fiore all’occhiello del territorio, spicca tra tutti il pregiato Riso Vialone Nano Veronese.
Nella stessa provincia, precisamente a Sant’Ambrogio di Valpolicella, uno dei 5 comuni che insieme a Fumane, San Pietro in Cariano, Marano e Negrar identificano la zona originaria e più antica di produzione della denominazione Valpolicella e che autorizza l’uso della specificazione “classico” sorge la Società Agricola Eleva. L’azienda è compresa di diciotto terrazze sostenute dai tradizionali muretti a secco della Valpolicella chiamati “marogne” e circondate dal bosco e digradanti verso la pianura. Sei ettari in un corpo unico coltivati a vigneto e in parte a uliveto, incastonati in una culla naturale che si affaccia sulla valle forgiata dall’Adige. Raffaella Veroli e Davide Gaeta, coltivano le vigne biologiche, nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo che vive il territorio o che lo viene a visitare e nella continua ricerca della valorizzazione della naturale vocazionalità del luogo.