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Le file fuori dalle gelaterie non sono sinonimo di qualità: i segreti dei finti artigiani svelati da un esperto

 

 Nell’immaginario collettivo, una lunga fila fuori da una gelateria è spesso interpretata come un segno inconfutabile di qualità. Tuttavia, questa convinzione può talvolta trarre in inganno, come ci svela Gianfrancesco Cutelli, riconosciuto maestro gelatiere e fervente ricercatore nel campo dell’arte gelatiera italiana. Cutelli, titolare di De’ Coltelli a Pisa, offre uno sguardo critico su un termine ormai inflazionato: “artigianale”. Questa parola, utilizzata spesso a sproposito, rischia di non guidare adeguatamente i consumatori nella scelta di un prodotto genuinamente di qualità. Di fronte all’abuso di questo termine, come possono i consumatori distinguere i veri artigiani dai molti che si autoproclamano tali senza merito? La risposta di Cutelli è semplice ma efficace: il gusto e il dialogo con chi produce il gelato possono essere dei validi punti di partenza per capire la reale artigianalità dietro al prodotto. La questione della fila come indicatore di qualità viene quindi messa in discussione.
Secondo Cutelli, un’attività commerciale di successo, che attira molti clienti, non è necessariamente sinonimo di un prodotto di alta qualità. La capacità di gestire un’impresa e quella di creare un gelato eccellente sono due aspetti distinti, che non sempre coincidono. Per quanto riguarda la sostenibilità economica e l’equilibrio tra lavoro e qualità di vita, Cutelli sottolinea l’importanza di non lasciarsi sopraffare dal lavoro, ricordando che un’etica lavorativa salutare non si misura in ore lavorative. Cutelli propone anche un interessante approccio alla trasparenza e alla tracciabilità del gelato attraverso l’uso della tecnologia blockchain. Questa innovazione permette ai consumatori di conoscere l’origine esatta degli ingredienti utilizzati, offrendo una garanzia ulteriore sulla qualità e l’etica di produzione. Infine, l’idea di un albo dei gelatieri, come suggerito da Cutelli, punta a elevare ulteriormente il settore, assicurando che solo coloro che possiedono le giuste competenze e formazione possano definirsi artigiani del gelato. In conclusione, mentre le lunghe file davanti alle gelaterie possono attirare l’attenzione, non dovrebbero essere l’unico criterio di valutazione per i consumatori. Dialogo, trasparenza, e una maggiore consapevolezza delle tecniche di produzione sono essenziali per distinguere i veri artigiani gelatieri dai numerosi imitatori.
V.R.