Passate, polpe e pelati. Le cosiddette conserve rosse sono un ingrediente chiave della cucina italiana, dal sugo della pasta alla pizza, dalle lasagne alla parmigiana di melanzane. Qualche purista potrà obiettare che è meglio partire dalla materia prima fresca, ma le conserve, ben prima di essere un prodotto industriale, sono da secoli realizzate anche in casa, per mantenere nel tempo e avere pronto al bisogno il sapore del pomodoro di stagione. Niente di male, quindi, nel loro uso in cucina. A maggior ragione se si considera che la qualità dei prodotti industriali oggi disponibili sul mercato è ottima, o nella peggiore delle ipotesi buona, come conferma anche l’ultimo test sulle passate pubblicato a settembre da Altroconsumo e realizzato su prodotti acquistati lo scorso maggio.
Il prodotto giudicato migliore in quest’ultima edizione dei test è la passata De Rica Lavorato fresco (punteggio 75 per la qualità globale). Questa conserva ottiene infatti un ottimo punteggio nelle analisi di laboratorio, in particolare per l’assenza di pesticidi (a parte il rame, presente in tutte), e vanta un buon residuo ottico. Un valore che rappresenta la percentuale di tutte le sostanze solubili presenti nel pomodoro (zuccheri, fibra, acidi organici, vitamine e proteine) ed è influenzato positivamente dalla quantità di zuccheri nel prodotto finale, collegati al livello di maturazione dei pomodori. Non a caso, quindi, il prodotto De Rica ha un ottimo risultato anche alla prova di assaggio, eseguita da un gruppo di consumatori. Migliorabile invece la quantità di sale che, pur restando in assoluto piuttosto ridotta, è la più alta se confrontata con quella negli altri prodotti. Il prezzo medio al kg è di 2,21 euro.