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Isola. ‘Vieni in villa 2012’: al via domenica la quinta edizione

Ghiotta occasione per gli amanti del vino per domenica 20 maggio. L’’incantevole scenario di Villa Branzo-Loschi Drago di Isola Vicentina farà da cornice alla quinta edizione, ormai appuntamento consolidato, di Vieni in Villa.

 

La manifestazione, grazie alla pro Isola, radunerà una ventina di espositori di vino del Nord Italia selezionati accuratamente da Marco De Tomasi e Pietro Cortiana. Il criterio di selezione è sempli-ce: radunare piccoli produttori con produzioni di non più di 100-120.000 bottiglie di particolare qualità ed originalità. L’incontro e la degustazione diretta con il vignaiolo rappresenta uno dei pre-gi della manifestazione che, lo scorso anno, ha avuto oltre 600 visitatori.

Per l’appassionato non è sempre facile scovare piccoli produttori, autentici vignaioli, con vini ge-nuini, schietti, perché con difficoltà, date le loro dimensioni, riescono ad entrare nelle manifesta-zioni più note. A Vieni in Villa il merito di evidenziare in ambito locale, questi produttori che in al-cuni casi rappresentano anche il ritorno ad una sana e sempre più rara rusticità che il mondo del vino farebbe bene mantenere.

Marco De Tomasi si dice molto soddisfatto per la conferma di questo evento che ormai è diventa-to un classico della primavera enologica Vicentina Thieneonline l’ha incontrato a pochi giorni dall’evento:

 

Marco De Tommasi, quali le novità pe la quinta edizione di vieni in villa del 2012?

In cinque anni siamo cresciuti con in pubblico, non tanto in termini di quantità, quanto in qualità: l’anno scorso è stata chiara la percezione che il pubblico si avvicinava all’assaggio non più distin-guendo solo tra bianco e rosso ma incuriosito dalla proposta, con tanta voglia di apprendere. Que-sto atteggiamento andava premiato: la proposta si è estesa dal punto di vista geografico ad aree non presenti alle scorse edizioni: Alto Adige, Piemonte, Oltrepò Pavese e Modenese. Altra impor-tante novità, un po’ a margine se vogliamo, è rappresentata dall’organizzazione nel pomeriggio di un angolo pensato per l’intrattenimento dei più piccoli, per permettere alle famiglie, già presenti negli scorsi anni, di fruire meglio l’evento.

 

Quali sono le principali difficoltà nell’organizzare un evento del genere? E come ti programmi per organizzarlo?

Senza la preziosa offerta della location da parte dei proprietari Pietro Laverda e Luisa Drago e senza la formidabile macchina logistica della Proisola la manifestazione non sarebbe possibile. Dietro alla selezione c’è un anno di assaggi e di visite alle aziende, partecipazioni a manifestazioni analoghe, grandi e piccole, dove io e Pietro valutiamo e scegliamo i vignaioli a cui proporre Vieni in Villa.

 

Chi sono i membri del suo staff?

A parte il lavoro di selezione portato avanti a quattro mani, lo staff che entra in gioco per l’organizzazione è formato dai volontari della Proisola che lavorano duramente per tre giorni a ca-vallo dell’evento. In più ci sono cinque-sei riunioni durante l’anno in cui si affrontano gli aspetti or-ganizzativi e si pensa alle novità di contorno e i miglioramenti da introdurre, facendo tesoro della continua esperienza. C’è una precisa divisione dei compiti durante l’anno: Roberto Gennaro (pre-sidente della ProIsola), Andrea Bonato, Andrea Sesso ed Emanuele Novello si occupano degli a-spetti logistici, mentre a Piergiorgio Casara e Gabriele Zanini è affidato uno degli aspetti più caratterizzanti di Vieni in Villa: ovvero la proposta gastronomica della “Fucina dei Sapori” per la quale viene chiesto consiglio anche allo chef Amedeo Sandri. Io e Pietro abbiamo carta bianca sulla selezione delle aziende partecipanti.

 

Perché lo fate? Qual è lo spirito della manifestazione?

Fondamentalmente per il piacere di farlo. La manifestazione non ha scopo di lucro: gli eventuali proventi vengono “incamerati” dalla ProIsola per promuovere altre iniziative, non solo a livello e-nogastronomico, nell’ottica di migliorare la qualità della vita della comunità isolana. Dal punto di vista personale, lo scopo che ci prefiggiamo io e Pietro è quello di diffondere la cultura del vino: non solo un bevanda alcolica, ma uno degli elementi cardine della nostra civiltà, che deve essere conosciuto per essere rispettato e consumato nella giusta misura.

 

Mi dici un buon motivo per venire a fare un salto domenica prossima?

Abbiamo raccolto produttori che provengono dalle aree più diverse dell’Italia settentrionale: den-tro ai calici che offrono in degustazione c’è la loro umanità, la loro storia, la loro cultura, lingue ed accenti diversi. Un’opportunità di arricchimento imperdibile a mio avviso.

 

Lei è il curatore anche di un bellissimo blog sul vino ( www.vitisblog.wordpress.com) come sta andando?

Vitis – Libere cronache di degustazione nasce dal mio desiderio, condiviso con Pietro, di dare voce alla mia passione per il vino, di promuoverne la conoscenza, attraverso i resoconti delle nostre vi-site, parlando dei vignaioli e dei luoghi che incontriamo. E’ anche la vetrina di tutte le iniziative che promuoviamo durante l’anno: a Vieni in Villa fa da corollario una serie di degustazioni con le quali cerchiamo di sensibilizzare un consumo consapevole del vino. Ho in mente altre iniziative per quest’estate, come la proiezione di film documento che hanno come tema il vino con abbinate de-gustazioni. Vitis comincia a farsi conoscere: ormai la media di visite mensili ha superato i 2.000 contatti e continua a crescere di mese in mese. Va detto che non scrivo quanto vorrei: è una attivi-tà che faccio nel tempo libero, occupandomi per lavoro di altro, per cui devo conciliare lavoro, fa-miglia e … vino.

 

 

Alberto Brazzale