Protezioni più stringenti sulle Indicazione geografiche (Ig) dal 13 maggio, con l’entrata in vigore del regolamento delle Indicazioni Geografiche in Italia, il cui testo è stato pubblicato il 23 aprile in Gazzetta Ufficiale Europea.
Con la nuova regolamentazione, per il vino, bevande alcoliche e prodotti agricoli, stop dunque alla registrazione di menzioni tradizionali identiche o che richiamino nomi di Dop e Igp, come nel caso del Prošek, il vino croato che evoca il Prosecco italiano o dell’aceto balsamico e cipriota.
Origin Italia (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche), che rappresenta 79 Consorzi di tutela, chiede, con l’entrata in vigore del regolamento, “un tavolo governativo per l’attuazione del nuovo regolamento delle Ig in Italia”. “Origin Italia dal 2020, anno di inizio del percorso della riforma, ha contribuito alla stesura del regolamento portando – commenta Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia – sui tavoli di consultazione le esigenze dei Consorzi italiani, le stesse che in gran parte sono state recepite dal testo unico”.
“Ora è fondamentale – aggiunge – che il ministero recepisca le priorità del mondo dei Consorzi di Tutela nel trasferire le direttive della riforma nel nostro Paese dove il Sistema delle Ig rappresenta una importante voce economica, oltre che sociale e rappresentativa del made in Italy”.