L’assemblea dei soci del consorzio Asiago Dop ha approvato il 12 maggio il bilancio 2018, che consolida i numeri in crescita già registrati l’anno precedente. In totale sono stati prodotte 1 milione 582 mila 108 forme, mentre le scorte sono scese ai minimi storici. Intanto la tutela del marchio è stata estesa a Cina, Giappone e Messico.
È soprattutto l’Asiago Dop Stagionato a mettere a segno un consistente aumento della produzione (241.331 forme, +8.794 forme pari al +3,78% dal 2017, +8,81% nel biennio), un incremento delle vendite (+9,8%) e un aumento delle quotazioni, su base annua, del +4,92% di questa tipologia.
Positiva anche la performance dell’Asiago Dop Fresco, con 1 milione 340 mila 777 forme prodotte (+1.948 forme pari a un +0,15% rispetto al 2017), un lieve incremento di vendite (+0.21%) e un aumento medio delle quotazioni a vantaggio dei produttori del +1,32%.
L’Italia rappresenta il mercato principale del formaggio Asiago che, nel 2018, nonostante il comparto dei formaggi semiduri abbia diminuito le vendite al dettaglio dell’1,1% a volume e dello 0,9% a valore, è andato in controtendenza, con un incremento delle vendite rispetto al 2017 (rilevazioni GFK-Eurisko), sia in quantità (+1,6%) che a valore (+1,7%).
Il principale mercato di sbocco per le esportazioni si conferma quello statunitense, seguito da Svizzera e Francia che, nel 2018, ha rappresentato il primo paese dell’Unione Europea superando la Germania. Cresce l’export in Canada, aumentando a volume del 33,6% e a valore del 23,8%, anche grazie al progetto europeo triennale “Uncommon Flavors of Europe” e all’entrata in vigore degli accordi CETA, nuova opportunità di sviluppo.
«Quest’anno – ha affermato Fiorenzo Rigoni, a conclusione del suo mandato come presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, – celebriamo il quarantennale della costituzione del nostro Consorzio la cui nascita, crescita e sviluppo è espressione di un patrimonio diffuso dell’intera collettività. L’esperienza di questi quattro anni di intenso mandato ha dimostrato l’importanza di puntare sul miglioramento costante della qualità distintiva del formaggio Asiago, su azioni capaci di preservare le diversità valorizzando una produzione sempre più legata al territorio, in linea con quei criteri di sostenibilità ambientale che fanno parte del nostro Dna. Questa è la strada che, mi auguro, continueremo a proseguire tutti insieme». (VenetoEconomia.it)