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Impennate dei costi dei generi alimentari: “Bisogna affrontare il problema con il governo”

L’impegno per contrastare la cosiddetta inflazione climatica, anche attraverso un apposito gruppo di lavoro interno all’associazione; la collaborazione con il ministero dell’Agricoltura sulla candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco e sulla lotta alla contraffazione e all’italian sounding. Cna Agroalimentare porta al Sigep, il Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianale e caffè di Italian exhibition group, in corso a Rimini, una serie di tematiche su cui si spende da tempo. A partire dall’inflazione climatica, a cui dedica un convegno, nella giornata di lunedì 22 gennaio, al quale intervengono la fisica e metereologa Serena Giacomin, il climatologo Luca Mercalli, Fabio Del Bravo di Ismea, oltre alla presidente di Cna Agroalimentare Francesca Petrini. “La questione climatica- spiega Petrini all’agenzia Dire- non può essere assolutamente ignorata dal momento che non sconvolge solo le nostre vite nel quotidiano”. E ne sa qualcosa proprio la Romagna “fortemente colpita” dalla recente alluvione. “Sconvolge anche la vita delle imprese e le produzioni alimentari, a partire dall’agricoltura”. Dati alla mano, prosegue, nel 2023 si sono registrate “impennate dei prezzi eclatanti, a partire dall’olio d’oliva”, con rincari fino al 70%, ma anche le fave di cacao e le nocciole. “Tutti ingredienti che entrano nei nostri prodotti alimentari”. L’associazione invita dunque a riflettere su come il mondo produttivo, e la stessa Cna, “possono rispondere alla questione dei cambiamenti climatici, su cosa si può fare a livello di mitigazione e soprattutto di politiche di adattamento”.

Cna, spiega Petrini, “si sta già muovendo, non solo per sensibilizzare le imprese”. Ha infatti istituito un gruppo di lavoro con focus sui cambiamenti climatici dove si discute di prevenzione, di pianificazione territoriale, così da “prediligere sistemi alimentari più sostenibili e agricolture ecocompatibili tali da rappresentare un contributo nel contrasto ai cambiamenti climatici”. Non solo: è intenzione di Cna realizzare una banca dati nazionale con tutta un serie di procedure da mettere in atto in caso di emergenza. D’altronde, chiosa, quest’anno in tutta Italia si sono registrate alluvioni, grandinate, ondate di calore e mareggiate. Si è insomma trasformata in un “hot spot climatico”. Dunque Cna Agroalimentare è al Sigep per sensibilizzare le imprese sui cambiamenti climatici che “sono una componente del carovita, un costo che si aggiunge ad altri costi oltre quelli di produzione”. Ma non manca ovviamente l’attenzione al business. Domenica l’associazione ha ricevuto la visita allo stand del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, con il quale, continua la presidente, “abbiamo riflettuto su come portare avanti il made in Italy, come tutelarlo non solo in Italia, anche all’estero”, anche per combattere il cosiddetto italian sounding. “Purtroppo c’è molta contraffazione dei nostri prodotti alimentari e collaboriamo con il ministero per sostenere la tutela e la protezione in modo particolare dei prodotti tipici, a denominazione d’origine, come Igp, Dop e Sgt”. Così come per appoggiare il progetto di candidatura della cucina italiana a Patrimonio immateriale dell’Unesco. “Un aspetto molto importante”. Infine dalla kermesse riminese, conclude la presidente Petrini, “ci aspettiamo un grande lancio promozionale dei prodotti artigianali delle associate”.