Calano i consumi di latte in Italia e nei paesi occidentali, eppure basta un bicchiere per fare il pieno necessario di calcio, vitamina B2 e proteine. Lo ricorda Assolatte in vista del ‘World milk day’ indetto dalla Fao il 1 giugno.
Una giornata per celebrare un alimento, più che una bevanda, consumato da 6 miliardi di persone che garantisce la sopravvivenza di 750 milioni di individui, dei quali contribuisce a migliorare le condizioni di vita e la salute. L’aspetto straordinario del latte, sottolinea Assolatte, è che, pur essendo un prodotto ‘antico’, identico da quando è comparso in natura, continua a essere adatto alle esigenze del terzo millennio, grazie anche alle innovazioni introdotte dalle aziende del settore; lo attesta il successo del latte ready-to-drink e il boom delle declinazioni healthy e trendy protagonisti su web e social. Il latte, inoltre, è in linea con il fenomeno mondiale del clean label, aggiunge Assolatte, avendo un’etichetta pulita dove non serve la lista degli ingredienti.
Un’indicazione giudicata superflua dalla legge europea, visto che nel latte c’è solo latte. (ANSA).