di Alfonso Piscopo
Per parlare di un prodotto di eccellenza come il vino (nello specifico – made in Italy), considerato il principale ambasciatore dell’ enogastronomia nel mondo, devo cominciare dalla tanto osannata dieta mediterranea, citata ricorrentemente nei miei articoli. La dieta mediterranea si è classificata come la migliore al mondo (gennaio 2023). La dieta mediterranea in generale è tra tutte le diete considerata la più salutare per il cuore, è associata a una riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo, e ha migliori risultati della salute cardiovascolare e minori tassi di malattie cardiache e ictus. L’apprezzamento a livello mondiale per la dieta mediterranea fondata su pane, pasta, frutta e verdura, carne, olio extravergine di oliva, e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys vissuto per tanti anni in Italia. Tuttavia nell’ultimo periodo questa dieta è sotto attacco a causa degli effetti del cambiamento climatico, dall’esposizione dei costi di produzione e soprattutto dalle scelte scellerate dell’Unione Europea che da un lato promuove tarme e grilli a tavola e dall’altro boccia il vino con la presentazione di etichette fuorvianti per il consumatore e a dir poco allarmistiche. I cambiamenti climatici con la siccità e il maltempo hanno registrato un calo percentuale dei prodotti mediterranei (olio evo, grano, pomodori, carne, vino ecc.) , minacciati a sua volta dai venti di guerra e dalle forti speculazioni finanziarie, al punto tale da costringere le aziende agricolo-zootecniche a lavorare in una condizione di negatività redditizia. Ma andiamo al vino!
La polemica di questi giorni scaturisce dal via libera della commissione europea alla nuova legge irlandese, di riportare sull’ etichettatura delle bevande alcoliche, compreso il vino, l’obbligo di indicazioni relative al cancro, agli effetti dell’alcol alle donne in gravidanza, è alle malattie riguardanti il fegato. La questione per ora riguarda l’Irlanda che potrà adottare nelle etichette di vino, birra, e liquori avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie al fegato” oppure “alcol=tumori” oppure “l’alcol nuoce gravemente alla salute”. In pratica l’Irlanda a scopo precauzionale introduce in etichetta le avvertenze dei danni alla salute, proprio come è stato fatto anni fa con la legge sul fumo introducendo nei pacchetti di sigarette la pubblicità che il fumo fa male “il fumo uccide” “il fumo provoca cancro mortale ai polmoni” “fumare in gravidanza fa male al bambino” ecc. Per certi versi la decisione UE di dare il via libera al l’Irlanda di indicazioni in etichetta sull’alcol uguale a quelle riportate per il fumo, sembra anticipare lo scenario che potrebbe fungere da apripista per gli altri stati europei ad adottare la stessa pubblicità, siamo fin troppo coscienti che l’alcol fa male, ed essendo un tema divisivo, dobbiamo cercare di difendere la nostra dieta mediterranea e soprattutto il nostro vino made in Italy che occupa una fetta di mercato importante nel mondo. Io partirei dal fatto che associare il vino a tutti gli altri alcolici è sbagliato, il vino è una bevanda salutare se si fa un utilizzo moderato, assieme a tutti gli alimenti della dieta mediterranea (tutti gli eccessi portano a uno squilibrio del nostro corpo e che se prolungato da origine a varie malattie). A tutela del nostro territorio e a difesa di un prodotto di eccellenza come nostro vino, considerato il principale ambasciatore nel mondo, creato da Dio, consigliato (un bicchiere al giorno) dallo stesso scienziato della dieta mediterranea e per mettere in guardia giovani e meno giovani che ne fanno abusi, lo pubblicizzerei con garbo e cautela inserendolo sui gradini della piramide alimentare in alto, o al suo fianco, raffigurandolo con il bicchiere mezzo pieno o pieno e non di più, in quanto non è di per sé un alimento indispensabile, ma voluttuario. E di aggiungere nelle etichette del nostro vino:”se ne consiglia l’uso moderato”, poiché c’è
una sottile differenza tra consumo nocivo e moderato.
A la salute!!!
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