Imparare a capire e a esprimere le proprie emozioni con l’aiuto della natura, saperla leggere attraverso i sensi, riscoprirsi parte di essa attraverso le iniziative svolte nell’orto e le attività didattiche che spaziano tra scienze, arte e cucina: sono solo alcuni dei temi al centro della Festa degli Orti Slow Food che si celebra l’11 novembre. Quest’anno, nel 20esimo anniversario dell’inizio del progetto, la giornata coinvolge non solo 29.000 studenti e 1.600 insegnanti di 400 scuole, dagli asili nido alle scuole secondarie di primo grado, ma anche 400 attivisti della rete nazionale degli Orti Slow Food di comunità nata a maggio con il sostegno di UniCredit: una platea eterogenea, ma unita dall’impegno per la tutela della biodiversità e delle risorse naturali. Il tema del 2024, la relazione dell’essere umano con la natura e nella natura, si inserisce nel percorso avviato con l’ultima edizione di Terra Madre Salone del Gusto, e rafforza la visione del cibo come nutrimento, cultura, convivialità, piacere, e come elemento potente di connessione con la terra. In occasione della Festa sono stati consegnati 463 kit, ognuno dei quali destinato a un orto, contenente diversi materiali, come un libro che approfondisce il tema dell’anno – Naturalisti in cucina di Federica Buglioni nelle scuole, e Arborama, edito da Slow Food Editore, negli orti di comunità -, e il verdometro, lo strumento tratto da Il cartolaio del bosco di Antonia Teatino che permette di riconoscere nell’orto i cinque colori della salute.