Debutto degli asparagi bianchi e verdi, nei prati e campi, pioggia permettendo. È già possibile raccogliere le erbe spontanee: dal luppolo selvatico ai carletti, dalle rosole al tarassaco, fino al radicchio verdon. Attesa per la salicornia, da cercare in laguna e l’erba luigia dalle mille proprietà benefiche.
“Si tratta di piante da sempre conosciute dal mondo rurale – commenta Diego Scaramuzza presidente regionale di Terranostra – agricoltori e cuochi contadini tramandano attraverso le generazioni usi e abitudini, legati alla stagione e alla cultura tradizionale. Tisane, decotti, infusi ma soprattutto ricette tipiche che prendono posto in tavola solo in questo periodo. Frittate, risotti, insalate piatti che diventano pregiati con ingredienti semplici”.
Nei banchi dei produttori nei mercati di Campagna Amica sono arrivate le primizie che confermano l’arrivo della primavera, per effetto di un inizio 2025 che ha fatto segnare un caldo record, +1,65 gradi rispetto alla media storica. Lo afferma un’analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr in occasione dell’ingresso della nuova stagione che cade quest’anno il 20 marzo, con un giorno di anticipo rispetto alla tradizione.
Le temperature insolitamente miti che hanno caratterizzato i primi due mesi dell’anno, risultati come i più caldi della storia d’Italia hanno accelerato la maturazione di frutta e verdura, dalle fragole fino ai piselli, agli agretti e alle zucchine col fiore, confermando una tendenza che già gennaio aveva visto mimose e mandorli fioriti. Un fenomeno che rende più complicata la programmazione colturale in campagna, ma espone le piante anche al rischio di gelate nel caso di brusco abbassamento delle temperature con conseguente perdita delle produzioni e del lavoro di un intero anno.
A ciò si aggiungono gli effetti sui mercati con l’arrivo sui banchi di una mole di prodotto che rende più ricca la disponibilità di frutta e verdura made in Italy, ma presenta anche problemi a livello di accavallamento dell’offerta, imponendo anche di fare attenzione a ciò che si compra e non cadere nell’inganno dei prodotti importati spacciati per tricolori. Coldiretti consiglia dunque di verificare sempre l’origine nazionale in etichetta che è obbligatoria per la frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di Campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più.
