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Amici Canevisti

Ho degustato molti vini: bianchi, rossi, spumanti, dolci. Del nuovo mondo, del vecchio. Biodinamici, eticamente corretti. Industriali, di piccoli vignaioli. Apprezzati dalla critica, sconosciuti. Con il miglior rapporto qualità prezzo, con quello peggiore.

 

Ho frequentando i corsi per Sommelier, dell’Onav. Sono stato iscritto a Slow food.

Ho partecipato a molte serate a tema, degustazioni monografiche.

Ho letto, tra gli altri, Veronelli, Soldati, Parker…

…confesso lo smarrimento. Ammetto i miei limiti.

…forse è anche l’opprimente ed anticipata afa estiva, forse la crisi che deprime…

Mi confido con amici. Quelli più intimi: appassionati vignaioli, provetti vinificatori, saggi bevitori.

Mi propongono un serata di terapia antidepressiva. La formula è semplice: si degusteranno i nostri vini. Quelli che ognuno di noi con fatica, con pochi mezzi ma con tanta passione realizza nel garage, o nella piccola cantinetta di casa.

Fissiamo poche ma essenziali regole, definiamo un’identità attraverso un “manifesto” ed un nome.

Siamo “Canevisti”, amici che uniti in questi valori:

 

 

Mentre preparo le mie bottiglie per la degustazione mi accorgo che il mio umore è già migliorato. Grazie amici Canevisti!

Alberto Brazzale