E’ iniziata la produzione dello zucchero italiano di Italia Zuccheri nei zuccherifici della Cooperativa produttori bieticoli a Minerbio, nel Bolognese, e Pontelongo, nel Padovano, dove si lavoreranno circa un milione e mezzo di tonnellate di barbabietole provenienti da 26.600 ettari coltivati da soci e produttori conferenti della Cooperativa. La lavorazione delle 45.000 tonnellate di bietole biologiche coltivate su poco meno di 2.000 ettari in sei regioni, era iniziata lo scorso 18 luglio. La campagna bieticolo-saccarifera 2022 avrà una durata di circa 70 giorni e vedrà 2.630 aziende agricole conferire le bietole negli unici due zuccherifici presenti oggi in Italia in Emilia Romagna e Veneto.
Le prime settimane hanno messo in evidenza una buona qualità delle barbabietole, nonostante le avverse condizioni climatiche: le elevate temperature unite alla persistente mancanza di precipitazioni non sono, infatti, le condizioni ottimali per molte produzioni agricole. In questo scenario, la barbabietola si conferma però competitiva rispetto alle altre colture, grazie alla costante ricerca e innovazione nel campo della genetica. Le nuove varietà oggi disponibili consentono una maggiore resistenza ai cambiamenti climatici e rendono più semplice la coltivazione. Di grande interesse anche la semina autunnale, che permette un risparmio di acqua e minori trattamenti di diserbo e antiparassitari, con conseguente riduzione dei costi di oltre il 30%.
L’intera produzione di Italia Zuccheri-Coprob, grazie alla certificazione RedCert2, può avvalersi della dicitura “da agricoltura sostenibile” e viene costantemente monitorata anche attraverso la certificazione Epd (dichiarazione ambientale di prodotto). Entro i prossimi due anni, verrà inoltre completato il processo di conversione secondo lo standard del ministero dell’Agricoltura Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata) che ad oggi, con i 16.000 ettari di questa campagna, copre già oltre il 60% della produzione.
“Come produttori del territorio abbiamo l’obiettivo di dare continuità alla bieticoltura – afferma Claudio Gallerani, presidente di Italia Zuccheri-Coprob – Per questo motivo in tutti questi anni abbiamo lavorato con impegno costante per continuare a garantire all’Italia una riserva strategica di zucchero, importante per l’agroalimentare italiano, per il consumatore finale, grazie ai clienti della distribuzione moderna, ma anche per il sistema agricolo del nostro Paese”.
La barbabietola da zucchero ricopre un ruolo fondamentale all’interno di una corretta rotazione perché migliora la fertilità dei terreni e agevola la gestione delle infestanti e degli insetti nocivi nelle colture in successione. Questo consente una miglior produzione di cereali con margini che aumentano dal 10 al 30%.
La cooperativa dà lavoro a circa 270 persone che quasi raddoppiano nel periodo di campagna. “Il ritorno economico è poi completato da tutte le imprese dell’indotto (circa 1.500) tra agromeccanici, fornitori di mezzi tecnici e sementieri. Ogni anno ciascuno dei due stabilimenti riversa sul proprio territorio circa 100 milioni di euro che intendiamo aumentare grazie a progetti di sviluppo in partnership con altre realtà”, ha aggiunto Gallerani.
Tutti i sottoprodotti di lavorazione delle bietole vengono recuperati e diventano materie prime (polpe e melasso) per l’industria del lievito e per il settore dell’alimentazione animale. Le polpe, inoltre, trovano ampio utilizzo per la produzione di bioenergia e, in un futuro prossimo, anche di biometano. A questi prodotti si aggiungono anche le calci che vengono utilizzate come ammendante per i terreni e come basi per fertilizzanti.