In Veneto, nel 2016, il 25% dei bambini tra gli otto e i nove anni si trovava in condizione di eccesso ponderale. Di questi, il 19% era in sovrappeso, il 5% risultava obeso, l’1% era in condizioni di obesità severa.
Alla luce di questi dati, contenuti nell’indagine nazionale “Okkio alla Salute 2016” che analizza la situazione per ogni Regione italiana e da cui emerge una dettagliata analisi, la Regione del Veneto ha adottato le necessarie contromisure e, in agosto, ha varato dettagliatissime “linee d’indirizzo per il miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica della regione”, che sono state presentate oggi all’auditorium dell’Ospedale all’Angelo di Mestre alle Ullss, ai Comuni, alle scuole e agli operatori della ristorazione collettiva, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità.
I bambini veneti – ha fatto notare l’Assessore – sono tra quelli italiani nelle condizioni migliori, come hanno dimostrato i dati regionali dell’indagine Okkio. Ciò non toglie, però, che il 25% in eccesso ponderale sia comunque un dato di fronte al quale la sanità regionale deve dare risposte sul piano della prevenzione e della creazione di una cultura della corretta alimentazione, convinti come siamo, e gli studi scientifici ci danno ragione, che la salute si costruisce a tavola, sulla base del cibo che mangiamo. Ecco dunque queste linee guida, che considero uno strumento prezioso per aiutare scuole e famiglie a far crescere sani i nostri bambini e che mi auguro troveranno ascolto e applicazione a ogni livello. La scuola e le mense scolastiche sono una base fondamentale per costruire conoscenza e quindi cultura del mangiare sano, ma anche ognuno di noi, in famiglia, potrebbe trovare buoni consigli e aiuto”.
Alla rilevazione riguardante il Veneto, effettuata tra aprile e maggio a cura dei Servizi Igiene e Alimenti e Nutrizione delle Ullss, hanno partecipato 1.858 bambini e 1.897 genitori.
Tra i numerosi spunti interessanti della ricerca emerge che il Veneto è, con Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Sardegna, il territorio in cui la percentuale di eccessi ponderali è più bassa (minore o uguale a 25). Una percentuale che, però, sale al 27% tra i bambini che hanno almeno uno dei genitori in sovrappeso; mentre se il genitore è obeso il 41% dei figli ha un problema di sovrappeso o di obesità. Altro fattore che incide, oltre ovviamente alla sedentarietà, è il sonno: i bambini che dormono meno ore di sonno sono anche quelli che tendono di più a ingrassare.
Le Linee Guida della Regione, redatte su ben 210 pagine, sono estremamente particolareggiate e pongono l’attenzione agli asili nido e alla gestione del latte materno nei nidi; alle tipologie di appalto dei servizi di ristorazione; ai criteri di realizzazione dei menù, alle diete speciali per motivi sanitari; alla valutazione dei servizi di ristorazione, alle iniziative contro lo spreco alimentare. Singole schede sono inoltre dedicate a tutti i maggiori alimenti. Tra questi, ortofrutta, pasta e cereali, farine, carni e salumi, pesce fresco, uova, latte e formaggi, cibi surgelati, acqua, prodotti da agricoltura biologica, prodotti per soggetti celiaci.