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Thiene. Un test per l’autismo grazie al connubio sport e solidarietà

Un test sul quale gli scienziati hanno studiato per decenni e che servirà per valutare i bambini autistici. Un ‘gioiellino’ costato 1.700 euro, che ora è a disposizione dell’equipe della Neuropsichiatria infantile dell’Ulss 4, che lo ha avuto in dono da chi ha corso in nome della solidarietà.

 

Il test diagnostico è il frutto della gara di solidarietà indetta dall’associazione sportiva Fulminea di Lorenzo Bressan, che ha capitanato personalmente la raccolta fondi assieme all’assessore allo sport Giampi Michelusi, da sempre in prima linea quando c’è da accoppiare la parola sport a disabilità.

Il test è stato consegnato personalmente da Bressan e Michelusi ai professionisti che ogni giorno, mettono la loro preparazione e la loro professionalità a disposizione di chi è nato sotto una ‘stella diversa’. Presenti alla conferenza stampa, tra gli altri, la Dg Daniela Carraro, la dirigente della Neuropsichiatria infantile Ulss 4 Susanna Ambrosi, la psicologa e psicoterapeuta  esperta di autismo Grazia Chilò, la dirigente della Disabilità Cinzia Barbieri.

 ‘Sapevamo che la Neuropsichiatria infantile che ha in carico circa 2000 casi di disturbi mentali, di cui 48 autistici, era sguarnita di questo test – ha spiegato Bressan – e ci siamo attivati per acquistarlo grazie al buon cuore di chi ha partecipato alla maratona del 26 dicembre a Thiene. Quando abbiamo lanciato l’appello, tutti si sono affrettati a comprare i pettorali e partecipare alla competizione, che è stata un successo proprio perché organizzata in nome della solidarietà. Abbiamo raccolto 1.700 euro, una cifra non indifferente in tempo di crisi’.

‘Siamo orgogliosi di questo risultato – ha aggiunto Michelusi – questo test la dice lunga su quanto sport e beneficienza siano due parole che stanno diventando un binomio che dà risultati come questo test, che aiuterà i bambini in difficoltà.  Servirà a conoscerli meglio, a valutare le loro potenzialità per un recupero migliore. Bambini disabili, a cui non va precluso nulla, anzi, a cui vanno aperte le porte. La mia ambizione da sempre – ha concluso l’assessore – è quella di spalancare loro le porte di uno sport che deve diventare sempre più accessibile. Ma non perché vada di moda usare queste parole, ma perché lo diventi nei fatti. Come Comune di Thiene ci stiamo impegnando a mettere a disposizione spazi perché i bambini speciali imparino a giocare a calcio o a basket come tutti gli altri coetanei’.

Di redazione Thiene on line