“La sanità veneta sta diventando un vero business per i privati. Il sistema degli ospedali costruiti in project financing lo sta dimostrando chiaramente: gli imprenditori, anche esteri, che acquistano quote maggioritarie non lo fanno certo per curare qua pazienti inglesi o francesi attratti dalla qualità del servizio, ma perché ci fanno lauti utili”. È quanto denuncia la Consigliera regionale della Lista AMP Cristina Guarda dopo l’annuncio dell’acquisizione da parte di un fondo legato al gruppo francese Ostrum Asset Management del 59,4% delle quote dell’Ospedale dell’Angelo a Mestre.
“Fa male vedere come simili operazioni vengano mascherate come attrattive. I project financing – aggiunge la Consigliera Guarda – vanno bloccati e ripensati completamente. I contratti di concessione devono essere rivisti, come i tassi d’interesse, i rischi e la gestione, e se non è possibile, allora sia il pubblico ad entrare nella società concessionaria. Costruire quegli ospedali con mutui e una gestione pubblica diretta avrebbe fatto risparmiare alla sanità veneta un sacco di soldi che avrebbero potuto essere impiegati per migliorare i servizi e non, come sta accadendo, generare utili per i privati. La Pedemontana ci racconta la stessa storia, grazie all’ultima convenzione che blinda il concessionario: gli investitori esteri hanno accettato di emettere bond solo perché il rischio dei mancati introiti dai pedaggi è a carico della Regione e quindi dei cittadini. Dobbiamo continuare a denunciare questa politica faccendiera che vuole l’autonomia solo per coprire i costi/buchi ed è pronta a tassare i cittadini, al di là degli slogan ‘mai le mani nelle tasche dei veneti’, per costruire un’infrastruttura che poteva costare la metà. Non è così che si amministra un territorio”.