Medici e dirigenti sanitari incroceranno le braccia il prossimo 9 novembre. “Poche risorse per contratto, poche assunzioni, scarsa formazione specialistica e insufficiente stabilizzazione dei precari” sono le motivazioni che terranno fuori dal lavoro per 24 ore i professionisti della medicina.
Anche gli anestesisti sono sul piede di guerra e annunciano lo sciopero della loro categoria per il prossimo 23 novembre.
Un altro scossone nel mondo della Sanità, dove da tempo si lamentano tagli e insufficienze nel personale.
Le motivazioni dello sciopero sono: insufficienza del finanziamento previsto per il Fondo Sanitario Nazionale 2019 in relazione alla garanzia dei Lea ed agli investimenti nel patrimonio edilizio sanitario e tecnologico, il mancato incremento delle risorse destinate alla assunzione del personale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria nel Sistema Sanitario Nazionale, l’esiguità delle risorse assegnate al finanziamento dei contratti di lavoro relativamente ai trienni 2016/2018 e 2019/2021, i ritardi amministrativi nei processi di stabilizzazione del precariato del settore sanitario e il mancato finanziamento aggiuntivo per i contratti di formazione specialistica.