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Pillola del giorno dopo: vendite record

E’ passato poco più di un anno dalla delibera di Aifa, l’Agenzia italiana del Farmaco, che ha dato attuazione alle direttive della Commissione Europea che rende più facile l’accesso alla contraccezione d’emergenza, ed i dati sulla vendita della cosiddetta “pillola del giorno dopo” sono aumentate in maniera esorbitante.

La Commissione Europea ha deciso di semplificare le regole sull’acquisto della pillola così, se prima era necessaria la prescrizione di uno specialista ginecologo, dopo i risultati delle analisi sul test di gravidanza, oggi chiunque abbia compiuto 18 anni può comprare il rimedio di contraccezione tardiva, esattamente come si comprano i cerotti. La decisione aveva fatto molto discutere e vedeva contrapposti ai possibilisti coloro che ritenevano necessario mantenere una regolamentazione più rigida che, indubbiamente, avrebbe potuto fornire anche una corretta educazione sessuale, soprattutto tra le pazienti più giovani.

Ma ad un anno dal recepimento della normativa comunitaria, i dati raccolti sulle vendite del prodotto non lasciano dubbi: la “liberalizzazione” della pillola del giorno dopo ha portato ad un boom di vendite, registrando percentuali mai viste fin ora. In alcuni casi si è passati da un mercato rappresentato dal 6,8% degli acquirenti ad uno del 53,8% con punte di oltre il 70% in alcune regioni, con una crescita percentuale, per l’intero territorio nazionale, del 686%.

L’italia, ciononostante, rimane al di sotto della media europea sul ricorso alla contraccezione di emergenza; Paesi come Francia e Norvegia registrano da tempo valori al quadruplo di quelli italiani.

Va inoltre ricordato, che l’Italia mentre si è adeguata alle nuove regole europee nella vendita del farmaco alle donne maggiorenni, rimane l’unico Stato membro ad avere mantenuto l’obbligo di prescrizione medica per le donne minorenni.