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Liste d’attesa e Cup che non risponde: c’è Pronto Senior Salute

Sono ormai centinaia le telefonate che arrivano ogni settimana al numero di Pronto Senior Salute, il servizio attivato nei mesi scorsi da Senior Italia FederAnziani allo scopo di aiutare i cittadini over 65 che hanno problemi con le liste d’attesa. Si rivolgono ormai a Pronto Senior Salute non solo i senior, i caregiver, i figli, e i nipoti per conto di genitori e nonni, ma anche persone di tutte le età che non riescono a interfacciarsi con i Cup. Il servizio aiuta coloro che si vedono fissare appuntamenti con tempistiche difformi da quanto previsto dal piano nazionale per il governo delle liste d’attesa per il triennio 2019-2021. Il punto d’ascolto li supporta a ottenere il rispetto da parte dei CUP dei tempi indicati dai medici all’interno delle prescrizioni per le visite specialistiche, gli esami diagnostici e i ricoveri e troppo spesso ignorati al momento dell’assegnazione degli appuntamenti.

“Anche se le Regioni hanno iniziato a rimboccarsi le maniche, sul fronte del recupero delle liste d’attesa occorre ancora uno sforzo importante per rilanciare la sanità del territorio. L’emergenza della pandemia ha portato a livelli allarmanti il problema delle liste d’attesa, su cui, già prima, pesava la cronica mancanza di personale con cui far fronte ai bisogni di salute dei cittadini. Per molti mesi il Covid ha di fatto cancellato le altre cronicità, togliendo spazio a chi, per esempio, ha problemi cardiaci o deve fare un intervento di cataratta. Sono milioni i pazienti che ancora oggi faticano a ottenere il rispetto dei tempi indicati dal medico sulle prescrizioni, trovandosi a dover rinviare visite specialistiche, controlli, interventi, con i Cup che spesso non sono nemmeno in grado di fornire una data. E’ importante non abbassare la guardia sulla lotta al Covid, ma al tempo stesso bisogna tornare a prendere in carico le altre cronicità perché i cittadini continuano a subire l’enorme danno di salute per malattie diagnosticate tardivamente e quindi più difficili da curare”, sottolinea l’Associazione.