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La Regione stanzia i soldi e chiede alle Ulss: ‘Occupatevi dei disabili rimasti soli’

Con dettagliate ‘indicazioni operative’ alle 9 aziende sanitarie del territorio la Regione Veneto ha messo in moto la ‘macchina organizzativa’ per i progetti  di autonomia delle persone con disabilità grave, privi di riferimenti familiari. Si tratta dell’attuazione del cosiddetto ‘Dopo di noi’, il programma regionale finanziato dalla legge nazionale 112/2016 che ha destinato al Veneto poco più di 10 milioni di euro per il biennio 2017-18 per avviare percorsi e soluzioni innovative per i disabili gravi in età adulta, quando la rete di genitori e congiunti viene meno. La finalità del programma è sperimentare esperienze residenziali temporanee in appartamenti che riproducono le condizioni di una famiglia, e avviare percorsi giornalieri di autonomia, nonchè forme di sostegno per soluzioni domiciliari alternative ai grandi  istituti e alle Rsa, coinvolgendo il terzo settore, le famiglie e i servizi sociali.

 

“Le indicazioni che abbiamo dato alle Ulss – spiega l’assessore al sociale – privilegiano progetti di ‘rete’ tra soggetti pubblici e privati (associazioni, cooperative, fondazioni), che dovranno coinvolgere anche le famiglie, quando possono mettere a disposizione di progetti personalizzati anche risorse proprie, come un alloggio o un assistente familiare o un aiuto finanziario. Le reti dovranno sempre avere un soggetto capofila, che si faccia garante del progetto, anche dal punto di vista finanziario. L’obiettivo è favorire soluzioni alloggiative di tipo familiare e percorsi di progressiva emancipazione e autonomia dei disabili, compatibili con le loro abilità e competenze. Anche il meccanismo di finanziamento dei progetti è stato pensato con livelli di sostegno decrescenti, proprio per incentivare l’attivazione delle persone e delle risorse del territorio. Spetta ora alle Ulss avviare nel concreto la co-progettazione, coinvolgendo gli enti locali, le associazioni, le famiglie e  i servizi territoriali, con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo”.
Sono oltre 3 mila i disabili gravi attualmente ospitati nelle strutture residenziali del Veneto. La rete delle 252 strutture (tra grandi istituti, case alloggio, Rsa, centri diurni e strutture protette) offre 3554 posti, di cui 3200 accreditati (ai quali è garantito il contributo regionale).

 

La legge sul ‘Dopo di noi’, entrata in vigore il 25 giugno 2016 per tutelare i diritti dei disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare,  disegna, per la prima volta in Italia, un piano di supporti per i disabili gravi, privi di aiuti familiari. A beneficiarne saranno, in via prioritaria quanti sono ospitati in strutture protette e sono rimasti senza rete parentale, nonché i disabili privi di mezzi economici che rimangono orfani o i cui genitori non sono più in grado di accudirli.