“Oggi 2 aprile celebriamo per la seconda volta la giornata dell’Autismo in tempi di pandemia. Un morbo che impone le distanze, che invita a non frequentare gli altri, che chiude gli spazi e le occasioni di socialita’ e’ doloroso e dannoso, anche se non si e’ contagiati, per i nostri ragazzi speciali. La battaglia di noi genitori di autistici e’ quella di far uscire queste persone dal loro guscio, farle aprire al mondo, farle interloquire con gli altri, far fare a loro le cose ‘assieme’ agli altri, rendere gli altri anche fisicamente vicini, toccabili, abbracciabili, amici. Il Covid ha cancellato da un anno a questa parte gli sforzi che i nostri ragazzi stavano facendo per integrarsi nella scuola o in altre comunita’”. Sono parole tristi quelle espresse dall’associazione di genitori di figli con disturbi dello spettro autistico ‘Divento Grande Onlus’ in occasione della Giornata mondiale. La pandemia “li ha spinti indietro verso quella condizione di esclusione dalla quale vorrebbero uscire. Anche sul fronte vaccinale- continua la Onlus- non ci sono indicazioni chiare, ne’ priorita’ definite. Tutto e’ affidato al passaparola e alla fatica delle famiglie di inseguire circolari, protocolli e Asp. I nostri ragazzi hanno bisogno di vaccinarsi perche’ per loro il lockdown e il distanziamento sociale non sono misure di prevenzione, ma condizioni che aggravano fortemente il loro disagio. Speriamo che sia l’ultimo 2 aprile ‘da lontano’ e che l’anno prossimo si possa tornare a celebrarlo assieme- concludono i papa’- in piazza o dinanzi ai monumenti dipinti di blu”.
I numeri
A livello epidemiologico, si stima che la prevalenza del disturbo dello spettro autistico sia di circa 1 su 54 tra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti, 1 su 160 in Danimarca e Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna. Sono pochi gli studi realizzati in eta’ adulta e da questi emerge una prevalenza di 1 su 100 in Inghilterra. In Italia, secondo i dati forniti dall’Osservatorio nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, si stima che 1 bambino su 77, nella fascia di eta’ 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico. La prevalenza risulta maggiore nei maschi, colpiti 4,4 volte in piu’ rispetto alle femmine. Oggi l’attenzione e’ puntata su questa sindrome proprio per sensibilizzare la societa’ su un disturbo caratterizzato da una compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione e da modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attivita’. Ogni persona che ne e’ affetta puo’ presentare sintomi e severita’ in maniera differente ed e’ per questo che i bisogni specifici e la necessita’ di sostegno sono variabili e possono cambiare nel tempo.
L’iniziativa dei sindaci