Per la prima volta all’ospedale San Bortolo di Vicenza è stato prelevato un cuore fermo da 20 minuti. Per la struttura sanitaria si tratta di un intervento all’avanguardia che testimonia come l’ospedale stia crescendo.
“Le donazioni a cuore fermo danno grandi speranze a tanti malati che sono in lista d’attesa. Sempre grazie a chi, con grande generosità, decide di donare”, ha detto l’assessore regionale del Veneto alla Sanità Manuela Lanzarin.
In passato, un cuore fermo per un periodo di tempo superiore a pochi minuti sarebbe stato considerato non idoneo per il trapianto, ma le tecniche moderne permettono di preservare l’organo in condizioni ottimali, riducendo il rischio di danneggiarlo. Questo tipo di innovazione aumenta il numero di organi disponibili e, di conseguenza, le possibilità di salvezza per chi lotta contro malattie cardiache gravi.
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