Per anni, il consiglio di non bere acqua durante i pasti è stato tramandato di generazione in generazione, spesso accompagnato dall’idea che questa abitudine potesse compromettere la digestione. Tuttavia, secondo la Fondazione Veronesi e diversi esperti nel campo della nutrizione, questa convinzione è ormai superata, anche se con qualche importante precisazione.
L’importanza dell’acqua a tavola: quanto e come bere
Bere acqua durante i pasti non solo non è dannoso, ma può addirittura favorire la digestione, soprattutto quando si tratta di cibi secchi come pane, cracker o focacce. Secondo la dottoressa Licia Podda, biologa nutrizionista a Bologna, la quantità ideale di acqua da consumare durante un pasto si aggira tra 1 e 3 bicchieri. “Questa dose permette di rimescolare il cibo e facilitare la digestione”, spiega l’esperta.
Tuttavia, è essenziale non eccedere. Bere oltre tre bicchieri d’acqua durante un pasto può causare gonfiore addominale e interferire con i succhi gastrici, rendendo la digestione più difficile. “Alcuni pazienti riferiscono di bere anche un litro d’acqua durante i pasti, il che non è una pratica corretta e può causare disturbi digestivi”, avverte la dottoressa Podda.
Gli effetti di un eccesso di acqua durante i pasti
Superare la soglia dei tre bicchieri d’acqua non è consigliabile. Un’assunzione eccessiva di liquidi può affaticare lo stomaco e aumentare il rischio di acidità e reflusso gastroesofageo. La moderazione è quindi la chiave per mantenere una buona salute digestiva.
Naturale o frizzante? La scelta dell’acqua giusta
Un altro dubbio comune riguarda la scelta tra acqua naturale o frizzante durante i pasti. In assenza di particolari patologie, entrambe le opzioni sono valide, purché si mantenga un consumo moderato. La dottoressa Podda suggerisce, però, un tipo specifico di acqua per chi soffre di acidità o reflusso: l’acqua bicarbonato-calcica, che favorisce la digestione e aiuta a ridurre l’acidità.
Acque bicarbonate e calciche: quando sceglierle
Le acque bicarbonate e calciche sono particolarmente indicate in caso di disturbi digestivi o per persone che necessitano di un apporto maggiore di calcio, come gli anziani. L’acqua bicarbonata, con un contenuto di HCO3 superiore a 600 mg/litro, può essere un valido alleato contro l’acidità di stomaco, mentre l’acqua calcica, con un livello di calcio superiore a 150 mg/litro, è consigliata per chi soffre di osteoporosi. In ogni caso, è sempre bene consultare il proprio medico prima di scegliere un’acqua minerale specifica.
Il pericolo di vino, birra e bevande zuccherate
Se l’acqua è benvenuta a tavola, lo stesso non si può dire per vino, birra e bevande zuccherate. “L’eccesso di zuccheri e alcol può sovraccaricare il fegato, aumentando il rischio di malattie epatiche e altri disturbi”, avverte la dottoressa Podda. Mentre un bicchiere di vino ai pasti è tollerabile, soprattutto per gli uomini, il consumo abituale di alcol e bevande zuccherate è sconsigliato per mantenere una buona salute.
Bere acqua durante i pasti è non solo sicuro, ma anche benefico, purché si rispetti la moderazione. Superare la soglia dei tre bicchieri può compromettere la digestione e causare disturbi, mentre la scelta dell’acqua – naturale, frizzante, bicarbonata o calcica – dipende dalle esigenze individuali. Attenzione, però, a non sostituire l’acqua con bevande alcoliche o zuccherate, che possono avere effetti negativi sulla salute a lungo termine.