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Bassetti: “L’influenza australiana è la peggiore epidemia degli ultimi 50 anni”

L’influenza del cammello in arrivo dal Qatar? Mi sembra un’invenzione pseudo giornalistica. Di casi, al momento, non ne ho visti. Potrebbe essere un coronavirus già presente in quelle zone da dieci anni, non credo sia giusto preoccupare le persone. Tra l’altro, mi sembra che di tifosi italiani presenti in Qatar per tifare la nostra Nazionale ve ne siano ben pochi. È una delle poche cose buone della mancata qualificazione degli azzurri al Mondiale“. Usa l’ironia il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti quando, a colloquio con l’agenzia Dire, si sofferma sulla cosiddetta influenza del cammello, di cui si sa ancora poco ma che avrebbe mandato ko alcuni giocatori della Francia, in dubbio per la finale mondiale di domenica contro l’Argentina.
Matteo Bassetti si fa però estremamente serio quando parla di un altro tipo di influenza. “Invece della pagliuzza, credo sia meglio guardare la trave, che mi sembra sia bella grande, ovvero l’influenza australiana, che è già arrivata, sta mettendo a letto milioni di italiani e sta portando in ospedale decine di migliaia di anziani. Invece di guardare a quello che sarà, e non è detto che arrivi, guardiamo a quello che è oggi”.
“L’influenza australiana è un dato di fatto- prosegue l’infettivologo- siamo di fronte alla peggiore epidemia influenzale degli ultimi 50 anni, che sta colpendo un popolo che non era pronto e preparato ad affrontarla”.
“Questo- precisa l’esperto- perchè dopo aver indossato le mascherine per tre anni a causa del Covid, i nostri anticorpi non erano allenati. Il mondo medico non è stato ascoltato: avevamo detto chiaramente che la vaccinazione, soprattutto per fragili e anziani, andava fatta tra settembre e ottobre perchè sapevamo che l’influenza sarebbe arrivata in anticipo. Così come abbiamo avvisato che avremo il picco a Natale“. “Con il Covid– continua Bassetti- le persone avrebbero dovuto imparare che i medici vanno ascoltati, perchè sono i medici che le hanno portate fuori da questo disastro, non i santoni della televisione o i guru del web”.

“TROPPE LE CICALE, BISOGNAVA FARE LA FORMICA”

Vaccinarsi oggi, nel pieno della curva epidemica, con il picco tra due settimane- sottolinea inoltre- diventa quasi inutile. Bisognava vaccinarsi prima. Qui troppi, e io non me lo aspettavo, hanno fatto le cicale, quando invece bisognava fare la formica”.

LE REPONSABILITA’

“È evidente che la responsabilità, enorme, è del mondo no vax– conclude Bassetti- a cui, purtroppo, televisioni, giornali e web hanno dato troppo spazio. Questi sono i risultati di un anno di campagna anti vaccini e di mala informazione sui vaccini. Una responsabilità molto grande, però, è anche della politica, che ha cavalcato pesantemente l’onda no vax“.