Non è solo una tendenza alimentare né un’abitudine legata al culto: il digiuno, in tutte le sue forme, è una pratica antica che oggi ritrova nuova vita, al crocevia tra spiritualità e salute. Dai programmi alimentari come il digiuno intermittente e la dieta mima-digiuno proposta dal noto ricercatore Valter Longo, fino ai percorsi religiosi come quello della Quaresima cristiana, sempre più persone riscoprono il valore di “togliere” per ritrovare un equilibrio, dentro e fuori di sé.

DIGIUNO: UNA PRATICA UNIVERSALE

Presente in ogni grande religione — dall’Islam al Buddhismo, dall’Ebraismo al Cristianesimo — il digiuno è da sempre considerato un gesto carico di significato. Nella tradizione cristiana, ad esempio, il digiuno quaresimale richiama i 40 giorni vissuti da Gesù nel deserto, un tempo di purificazione, prova e preghiera. Inizia con il Mercoledì delle Ceneri (che quest’anno è caduto il 5 marzo) e culmina con la Pasqua, il 20 aprile, con regole che includono l’astinenza dalle carni ogni venerdì e sabato, e un solo pasto completo al giorno.

Ma il digiuno, oggi più che mai, viene riscoperto anche come alleato del benessere, con risultati supportati dalla scienza.

IL CORPO RINGRAZIA

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che una riduzione dell’introito calorico del 30-40% può favorire una migliore qualità della vita, rallentare l’invecchiamento cellulare e ridurre il rischio di malattie croniche, comprese quelle oncologiche. Il team dell’immunologo Alberto Mantovani ha evidenziato come una minore assunzione calorica possa abbassare i livelli di infiammazione e i fattori di crescita cellulare, entrambi legati all’insorgenza di tumori.

La dieta mima-digiuno, che simula i benefici di un digiuno prolungato pur senza rinunciare completamente al cibo, si è dimostrata efficace anche in ambito oncologico, come nel caso di donne con tumore al seno. Studi su modelli animali, poi, hanno confermato risultati sorprendenti: nei topi, l’adozione di questo regime alimentare a partire dalla mezza età ha portato a una riduzione del 45% dei tumori e a un loro sviluppo più tardivo.

DETOX NATURALE E MENTE LUCIDA

Dal punto di vista fisiologico, un periodo di restrizione calorica stimola il metabolismo chetogenico — bruciando grassi anziché zuccheri — con effetti positivi su intestino, fegato e cervello. Il corpo si depura, si abbassano i livelli di stress ossidativo, migliorano le funzionalità cognitive ed emotive. Non è un caso che molte persone descrivano una maggiore lucidità mentale e un senso di leggerezza durante questi periodi.

Naturalmente, il digiuno va adattato alla persona: sono esentati, ad esempio, bambini, anziani, malati cronici, chi svolge lavori pesanti o presenta patologie come anemia, disturbi alimentari o diabete. Come ogni percorso legato alla salute, anche il digiuno deve essere intrapreso con consapevolezza e, se possibile, sotto supervisione medica.

NUTRIRE LO SPIRITO

Ma oltre al corpo, il digiuno ha un impatto profondo anche sull’anima. È un’occasione di introspezione, di silenzio, di spazio ritrovato. Nella spiritualità cristiana, non è solo rinuncia al cibo, ma occasione per digiunare da ciò che distrae, per fare spazio a Dio e agli altri. È un esercizio di sobrietà, attenzione, compassione. Una via per sentirsi più svegli, presenti e vicini a chi soffre, in un mondo spesso affollato da rumori e distrazioni.

“La vera forza del digiuno – ricordano molti testi religiosi – sta nel cuore con cui lo si pratica.” Rinunciare per riscoprire, togliere per sentire meglio. È questo il senso profondo di un gesto tanto antico quanto necessario anche nel nostro tempo, sempre più affamato di autenticità.

Il digiuno, insomma, non è solo privazione: è scelta. Una scelta che può farci bene. Al corpo, alla mente, e all’anima.

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