“Siamo in piena quarta ondata pandemica e riformare, potenziare in modo rilevante, il Sistema di Emergenza Territoriale 118 deve essere la priorità irrinunciabile della programmazione sanitaria nazionale”. Lo ha detto il presidente nazionale Sis118 Mario Balzanelli, tra i relatori al convegno in Senato oggi sulla riforma legislativa nazionale del Sistema 118. “E’ indispensabile e urgente – ha spiegato Balzanelli – varare un modello organizzativo efficace, omogeneo a livello delle regioni, economicamente più vantaggioso rispetto ad altri modelli per assicurare alla cittadinanza standard di prestazioni uniformi e di elevata qualità in caso di emergenza-urgenza nonché di maxi-emergenza sanitaria, come questa epidemia”.
Il presidente del 118 ha indicato alcuni punti cruciali per la riforma: inquadramento del Sistema 118 come dipartimento di emergenza territoriale provinciale, in quanto macrostruttura ad elevata complessità gestionale della sanità del territorio; Centrali Operative 118 provinciali dotate del sistema di geolocalizzazione satellitare e della tecnologia che le renda connesse con i gli scenari critici del soccorso mediante impiego di telemedicina, teleassistenza, telediagnosi, telemonitoraggio a supporto in tempo reale delle postazioni mobili.
Il 118 chiede poi l’implementazione dei mezzi di soccorso, il cui numero, e la cui disposizione strategica sul territorio, a livello delle varie regioni, deve essere calcolato sulla base dei tempi di percorrenza in area urbana ed extraurbana, oltre al potenziamento dei Punti di Primo Intervento Territoriali, per massimizzare l’azione di filtro sulle acuzie minori e ridurre la pressione degli accessi impropri in ospedale che determinano il sovraffollamento dei Pronto Soccorso.
Fondamentale – ha detto Balzanelli in Senato – che negli equipaggi di soccorso avanzato ci sia la presenza di un medico e un infermiere ogni 60.000 abitanti e il mantenimento dell’accesso diretto al 118. (ANSA).

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia