Isee 2025 senza buoni postali e titoli di Stato. Diventano finalmente operative le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2024, rimaste finora lettera morta in attesa che venissero recepite dal Regolamento Isee.

Dopo oltre un anno di attesa, lo scorso 18 febbraio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 13 del 14 gennaio 2025, che ha modificato il regolamento per il calcolo dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, con l’esclusione di buoni e libretti postali, e dei titoli di Stato.

Il nuovo regolamento, operativo solo dal prossimo 5 marzo 2025, permetterà di determinare l’Isee senza considerare i titoli di Stato e i buoni e i libretti postali posseduti dalle famiglie fino a un valore massimo di 50.000 euro.

L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, per tutti Isee, è il parametro usato per valutare la situazione economica di un nucleo familiare, utile per verificare i requisiti di accesso a tutta una serie di prestazioni sociali agevolate, come la riduzione delle tasse universitarie, l’assegno unico per i figli, bonus luce, gas e acqua, esenzioni ticket sanitari, sconti sulle mense scolastiche e trasporti pubblici, e varie altre misure di sostegno.

Il suo valore viene calcolato tenendo conto della composizione del nucleo familiare, del reddito e del patrimonio immobiliare e mobiliare (case, conti correnti, investimenti, ecc.).

Le altre novità introdotte dal nuovo regolamento sono l’esclusione dal calcolo dei trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari per la disabilità.

Inoltre, per chi vive in affitto, il canone annuo potrà essere sottratto fino a 7.000 euro, con una maggiorazione per i nuclei con più figli, pari a 500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo.

Per le famiglie con persone disabili, è prevista un’integrazione della scala di equivalenza.

I principali effetti dell’applicazione del nuovo regolamento si avranno sull’assegno unico, con un costo per lo Stato, stimato dalle relazioni tecniche alla Manovra 2024, di circa 44 milioni di euro all’anno.

Con l’entrata in vigore delle novità fissata al 5 marzo, viene a crearsi una sovrapposizione con la scadenza per la presentazione dell’Isee per calcolare il valore dell’assegno unico, prevista per il 28 febbraio, che pertanto dovrà ancora essere calcolato con le vecchie regole.

La soluzione potrebbe essere presentare ugualmente il vecchio Isee, per poi rideterminarne il valore dopo il 5 marzo con le nuove regole, e ripresentarlo all’Inps. C’è sempre tempo, infatti, fino al 30 giugno per comunicare la situazione aggiornata all’ente della previdenza e recuperare gli arretrati.

La pubblicazione del nuovo regolamento ISEE in Gazzetta Ufficiale, comunque, non mette la parola fine alle novità. Si rimane infatti ancora in attesa delle ulteriori modifiche che sono state previste dalla Legge di Bilancio 2025, che riguarderanno assegno unico, bonus nido e carta per i nuovi nati.

Fabrizio Carta

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