L’inchiesta è stata pubblicata dal Corriere della Sera ed evidenzia come ormai, anche brioche e cappuccino, un giornale o la spesa per la cena vengono pagati elettronicamente. Ma anche taxi, hotel e la parcella da pagare all’avvocato. Sempre più italiani abbandonano monete e banconote e scelgono di pagare con carte o smartphone. Non solo per le somme più grandi, ma pure per i piccoli acquisti al bar, al supermercato o in edicola.

Da Nord a Sud, sia nelle città sia nei piccoli centri, i pagamenti senza contante sono entrati ormai nella vita quotidiana di consumatori, negozianti, artigiani e professionisti. Anche le attività commerciali più piccole si sono via via adeguate e le transazioni digitali continuano a crescere.

Secondo l’Osservatorio Città Cashless di SumUp,  nel 2023 le transazioni cashless sono aumentate del 35,5% rispetto all’anno prima. Mentre lo scontrino medio, di 37 euro, è diminuito dell’8,1%, a conferma del fatto che paghiamo sempre più con la carta anche per importi ridotti. Cioè ovunque, tutti i giorni.

La conferma di un uso ormai quotidiano arriva anche dalla spesa con la carta nei supermercati e nei negozi alimentari (+34,2%). Con l’inflazione che ha reso gli italiani molto più attenti di prima a come e quanto riempire il carrello, si nota che sette pagamenti digitali su dieci riguardano spese inferiori a 20 euro e tra le transazioni più in crescita (+39,4%) ci sono quelle entro i 10 euro. La diminuzione degli importi medi si registra anche nel turismo. Sia i turisti, sia commercianti, hotel e tassisti sono sempre più a proprio agio a pagare e far pagare con la carta. Secondo i dati di SumUp, il 60% degli acquisti dei visitatori stranieri è sotto i 20 euro, mentre la percentuale sale a 69% se si considerano le carte italiane.

Gli italiani non smettono di usare il contante

Un miliardo di euro al giorno prelevato dagli italiani al bancomat. Lo rivela un rapporto del centro studi di Unimpresa, dal quale emerge come nel 2023 dagli Atm sono stati ritirati 360 miliardi di euro, 10 miliardi in più rispetto al 2022 e 18 miliardi in più rispetto al 2021.

Un boom, dunque, di prelievi agli Atm, nonostante crescano anche i pagamenti con carte di credito e prepagate Nello studio si sottolinea dunque come la pandemia non abbia spazzato via del tutto il contante in Italia e come le banconote siano ancora tanto amate dagli italiani. Il nostro Paese, infatti, è ultimo nell’area euro per l’utilizzo di strumenti di pagamento diversi dal cash: con appena 200 operazioni medie pro-capite eseguite con carte di credito, bonifici e assegni, la Penisola si dimostra molto affezionata alla moneta di carta.

La media dell’area euro per i pagamenti alternativi al contante è di 370 operazioni per cittadino, con la Spagna che ne registra 290, la Germania 329 e la Francia 424. Ancora meglio fanno i Paesi Bassi (670) e altri paesi del Nord, come la Finlandia (598) e l’Estonia (488).

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