L’estate 2024 fa rilevare anche una prenotazione anticipata, tendenza che cresce di anno in anno. Il 38% dei viaggiatori aveva già prenotato la vacanza estiva entro i mesi di marzo/aprile. Torniamo al mese in cui verranno realizzate le vacanze estive. Oltre metà dei viaggiatori (55%) che non ha scelto agosto per l’estate 2024, in passato era solito fare vacanze durante questo mese. Non è sicuramente un fenomeno nuovo quello di evitare il mese di agosto; già una parte dei vacanzieri aveva fatto questa scelta negli anni passati. Tuttavia, l’agosto 2024 vedrà un 7% di vacanzieri che, a differenza del 2023, ha preferito orientarsi su luglio e in parte su settembre. Non di per sé una brutta notizia visto che questo non genera una diminuzione dei viaggiatori sull’intero periodo ma piuttosto una loro ridistribuzione. La scelta di evitare agosto è legata ad un tema di risparmio economico, tuttavia, sarebbe miope attribuire unicamente al fattore soldi la decisione. L’affollamento delle località è parimenti rilevante. Quando i viaggiatori ritengono eccessiva la presenza di turisti, non solo sono propensi a cambiare il periodo di vacanza, ma anche a scegliere mete alternative pur di trovare una dimensione di viaggio più in linea con i propri desideri. In un panorama turistico in continua evoluzione, la chiave del successo risiede nella comprensione delle motivazioni e dei desideri dei viaggiatori. Monitorare costantemente i trend emergenti, permette di adattare le offerte e le strategie, garantendo un’esperienza appagante per il turista e un vantaggio competitivo per gli operatori turistici più lungimiranti.

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