Il nuovo programma di ecoincentivi auto, che dovrebbe essere incluso nel Dpcm atteso nella prima metà della prossima settimana, finanzierà un pacchetto di aiuti per 650 milioni di euro, la cui copertura verrebbe estesa anche per il 2023 e il 2024. Si tratta di una somma inferiore agli 800 milioni annunciati il 18 febbraio.
Per quanto riguarda invece le moto, la bozza del Dpcm parlerebbe di un contributo fino a 2.500 euro in caso di rottamazione. Nel caso di moto elettriche, l’agevolazione sale a 3mila euro senza rottamazione e a 4mila euro con rottamazione.
Come in passato, continua la divisione in fasce relative alle emissioni di CO2: nella fascia tra 0 e 20 g/km di CO2, che include le auto elettriche, l’incentivo previsto è di 3mila euro. L’importo sale a 5mila euro nel caso di rottamazione contestuale di un veicolo inferiore alla classe Euro 6. Il bonus è comunque applicabile a una nuova vettura con prezzo massimo di 35mila euro, Iva esclusa. Nella fascia tra 21 e 60 g/km di CO2, quella delle ibride plug-in, l’incentivo dovrebbe essere pari 2mila euro, che salgono a 4mila in caso di rottamazione. Il limite è stabilito a 45mila euro di listino. Nella fascia tra 61 e 135 g/km di CO2, ovvero le full hybrid e i modelli con motorizzazione benzina o diesel a basso impatto ambientale, la previsione è quella di un incentivo di 2mila euro. Il tutto esclusivamente in caso di rottamazione, con limite di prezzo a quota 30mila euro. Per capire come richiederli occorrerà attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per accedere alla piattaforma informatica che consentirà la prenotazione dei bonus alle concessionarie.