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Il 18 luglio arriva l’assegno per l’acquisto di beni alimentari

Dal 18 luglio 1,3 milioni di famiglie indigenti riceveranno la Carta solidale per l’acquisto di beni alimentari. La tessera Poste Pay, una carta elettronica di pagamento prepagata e ricaricabile, sarà caricata con 382,50 euro, da destinare esclusivamente a prodotti per la tavola, scrive Il Sole 24 Ore.

L’Inps ha indicato i tempi di erogazione della somma: entro il 7 del mese vanno pubblicate nell’applicazione le graduatorie rielaborate per ciascun Comune; entro l’8 l’istituto di previdenza deve inviare le liste a Poste Italiane per le attività di competenza; entro il 15 luglio Poste Italiane deve restituire all’Inps le liste complete dei codici identificativi delle carte associate a ciascun beneficiario; entro il 18 vanno pubblicate nell’applicazione web le liste definitive e complete dei codici carte assegnati. A decorrere da quest’ultima data, scatta l’invio da parte dei Comuni delle comunicazioni ai beneficiari del contributo, contenenti le indicazioni per il ritiro delle carte presso gli uffici postali.

La legge di bilancio 2023 (legge 197/2022) ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un fondo, con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2023, destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 15.000 euro. Un decreto successivo (decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2023, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 110 del 12 maggio) sono stati successivamente definiti i criteri di individuazione dei beneficiari del contributo economico.

I beneficiari

I beneficiari del contributo sono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso di due requisiti. Il primo: iscrizione nell’Anagrafe della popolazione residente (Anagrafe comunale). Il secondo: titolarità di una certificazione Isee ordinario, in corso di validità, con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui. l contributo non spetta invece ai nuclei percettori di reddito di cittadinanza; reddito di inclusione; qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà o in cui almeno uno dei componenti sia percettore di Assicurazione sociale per l’impiego – Naspi e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL; Indennità di mobilità; Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; Cassa integrazione guadagni-CIG; qualsivoglia differente forma di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.