“La recente revisione delle stime trimestrali annuali da parte dell’Istat, pur elevando di molto il livello del Pil in termini nominali che reali, ha comportato una correzione meccanica al ribasso della crescita acquisita per il 2024 che rende più difficile il conseguimento di una variazione annuale del Pil reale dell’1% per l’anno in corso”. Lo dice il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. “I nuovi dati trimestrali, pur avendo un probabile impatto sulla lettura finale del 2024, non suscitano preoccupazioni per gli anni seguenti”, aggiunge il titolare del Mef.
Per Giorgetti “il Piano strutturale di bilancio è un documento ambizioso ma realistico e consentirà un percorso di aggiustamento dei conti pubblici” con “la riduzione del rapporto deficit/pil sotto il 3% nel 2026”. Questo “consentirà l’uscita dell’Italia dalla procedura per deficit eccessivo dal 2027”. Il piano affronta “i principali problemi del Paese” e indica “un percorso di rientro dal deficit accumulato negli anni precedenti”.
“Il Governo considera necessario incrementare i fondi destinati alla sanità pubblica. La spesa sanitaria crescerà a un tasso superiore a quello fissato per l’aggregato obiettivo della spesa netta”, dice il ministro.
Tra le azioni “programmate per rendere il sistema fiscale più efficiente” una riguarda “l’aggiornamento degli archivi catastali che dovrà includere le proprietà ad oggi non censite e valori catastali rivisti per quegli immobili che hanno conseguito un miglioramento strutturale, a seguito di interventi di riqualificazione finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici“.
“Non si tratta di fare l’aggiornamento ai valori di mercato, ma di cercare le case fantasma e precisare, come dice una norma contenuta nella precedente legge di bilancio, che chi fa le ristrutturazioni edilizie è obbligato ad aggiornare i dati catastali. Andremo a verificare se lo hanno fatto. Se non li hanno aggiornati si vede che ci saranno più risorse a beneficio anche dei comuni”.
Riguardo alle accise Giorgetti parla di “allineamento”, “un obbligo che arriva dagli impegni europei. Probabilmente ci sarà un allineamento delle accise sulla benzina e un innalzamento di quelle sul gasolio cercando di evitare contraccolpi sulle categorie che lo usano. È un obbligo che dobbiamo calare nella realtà e con gradualità”.