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Finanziaria 2025, cambia la tassazione. Revisione delle aliquote irpef e riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti

La legge di Bilancio 2025, presentata dal Governo il 23 ottobre dello scorso anno, approvata dal Parlamento e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2024, è entrata in vigore dal 1° gennaio 2025.

Sono tante le novità che riguarderanno tutte le persone fisiche, impattando sulla tassazione dei redditi prodotti nell’anno.

Con la nuova Finanziaria viene infatti confermata e resa strutturale la revisione delle aliquote IRPEF a tre scaglioni, già introdotta per il 2024, che prevedeva l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito con l’applicazione dell’aliquota al 23% sugli imponibili fino a 28.000 euro lordi.

A decorrere dal periodo d’imposta 2025, i nuovi scaglioni e le nuove aliquote IRPEF applicate ai redditi diventa quindi la seguente:

Redditi fino a 28.000 euro → 23%;

Redditi oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro → 35%;

Redditi oltre 50.000 euro → 43%.

Sparisce quindi il vecchio scaglione di reddito che prevedeva la tassazione del 25% sui redditi oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, che così si abbasserà permanentemente di due punti percentuali.

Passano a regime anche la modifica delle detrazioni d’imposta per i titolari di redditi di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati, pensioni escluse, insieme alla modifica per gli stessi contribuenti del trattamento integrativo della retribuzione.

La prima misura è confermativa dell’aumento della detrazione d’imposta da 1.880 a 1.955 euro, ma solo quando i redditi percepiti sono inferiori a 15.000 euro.

La seconda, conferma a regime che le somme riconosciute a titolo di trattamento integrativo della retribuzione, per i redditi inferiori a 15.000 euro, siano erogate a condizione che l’imposta lorda sia superiore all’importo della detrazione di cui sopra, diminuita dell’importo di 75 euro rapportato al periodo di lavoro nell’anno.

Si prevedono disposizioni di favore per i titolari di redditi di lavoro dipendente per la riduzione del cuneo fiscale che si baserà sul riconoscimento da parte del sostituto d’imposta di un bonus per chi ha un reddito complessivo inferiore a 20.000 euro, e un’ulteriore detrazione per chi ha un reddito complessivo compreso tra 20.000,01 e 40.000 euro.

Le due misure, taglio del cuneo e accorpamento delle prime due aliquote IRPEF, comporteranno un risparmio totale d’imposta per i contribuenti italiani pari a circa 18 miliardi annui.

Fabrizio Carta