Con il Decreto coesione è stato approvato un nuovo pacchetto di norme per sostenere con l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto l’avvio di nuove attività imprenditoriali e libero-professionali.
L’obiettivo è quello di promuovere l’inclusione attiva e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Le agevolazioni saranno differenziate per aree geografiche.
Per il Nord Italia l’incentivo è diretto a giovani di età inferiore a 35 anni che versino in condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione; soggetti inoccupati, inattivi e disoccupati, o disoccupati destinatari delle misure del programma di politica attiva Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori (GOL).
Le nuove iniziative potranno essere svolte sia in forma individuale, con la semplice apertura della partita IVA e la costituzione di un’impresa individuale, sia in forma collettiva, mediante la costituzione di una società che potrà essere di capitali o di persone, società cooperativa, o società tra professionisti collettiva.
Alle imprese in forma collettiva possono partecipare soggetti diversi da quelli destinatari degli incentivi, a condizione che questi ultimi ne esercitino il controllo e l’amministrazione.
L’incentivo si realizza attraverso l’erogazione di finanziamenti alternativi tra essi, che possono tradursi nella concessione di:
a) un voucher a fondo perduto fino a €. 30.000 per l’acquisto di beni, strumenti e servizi, aumentato a €. 40.000 per beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali;
b) un contributo a fondo perduto fino al 65% dell’investimento per programmi di spesa non superiori a € 120.000;
c) un contributo a fondo perduto fino al 60% dell’investimento per l’avvio dell’attività per programmi di spesa oltre € 120.000 e fino a € 200.000.
Sono ammissibili al finanziamento anche i servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio dell’attività e quella di tutoraggio finalizzato all’incremento delle competenze e al supporto dei destinatari che hanno avviato l’attività.
I criteri, i termini e le modalità di finanziamento verranno definite con un Decreto del Ministero del Lavoro, ancora da emanarsi.
Fabrizio Carta