In occasione della Giornata mondiale della Pasta (25 ottobre), che celebra uno degli alimenti simbolo della cucina italiana, QualeScegliere.it propone una guida pratica per aiutare i consumatori a scegliere la pasta perfetta. Mentre il mercato della pasta si evolve, con un’attenzione sempre maggiore alla qualità e alla varietà delle materie prime, emerge la necessità di saper distinguere tra le diverse opzioni disponibili. Secondo i dati di Trovaprezzi.it, leader nella comparazione di prezzi online, la categoria “Pane, pasta e farine” ha registrato una crescita del +67% nelle ricerche nel mese di settembre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Nello specifico, le ricerche mirate alla pasta sono aumentate del 31% rispetto al settembre 2023, un segnale evidente dell’importanza crescente del food e-commerce in Italia. I consumatori online cercano spesso paste ‘particolari’, meno comuni da reperire magari nei supermercati. Tra le varietà più richieste la pasta integrale, con il 20,9% delle ricerche, seguita dalla pasta di Kamut (9,8%), senza glutine (8,7%), di legumi (7,3%), artigianale (7,1%) e di farro (7%). Con un’offerta così ampia e variegata, orientarsi può essere sempre più complicato.

QualeScegliere.it ha deciso di fornire alcuni consigli chiave per identificare una pasta di qualità: occorre tenere conto di parametri come la trafilatura al bronzo, la pulizia dell’acqua, la tenuta in cottura, la collosità e il sapore. Tra i formati preferiti dagli italiani gli spaghetti sono in testa, seguiti dalle penne e dalla sfoglia. Ma c’è attenzione anche alle alternative per chi segue una dieta con pochi carboidrati oppure ha la necessità di tenere a bada la glicemia. Nonostante esista la possibilità di optare per prodotti con un contenuto minore di carboidrati, come ad esempio la pasta realizzata con farine di legumi, questa non è una soluzione praticabile per chi deve necessariamente eliminare completamente i carboidrati. L’alternativa migliore in questo caso è la pasta di konjac (un tubero asiatico completamente privo di carboidrati e con pochissime calorie). Con questa pianta viene realizzato un formato di pasta (‘shirataki’) molto simile nell’aspetto ai noodles asiatici.

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