Durante la sua visita pastorale a Venezia, Papa Francesco ha sottolineato temi di dignità umana e rinascita spirituale, incontrando le detenute della Casa di Reclusione femminile all’isola della Giudecca e parlando ai giovani in Piazza San Marco. Il pontefice ha visitato la Casa di Reclusione femminile, che quest’anno ospita anche il padiglione del Vaticano per la 60esima Biennale d’Arte. Parlando a circa 80 detenute, il Papa ha descritto il carcere come un luogo di grande sofferenza a causa di problemi come sovraffollamento e violenza, ma anche come un potenziale luogo di rinascita. “Il carcere può diventare un luogo dove la dignità delle persone è promossa, non isolata”, ha affermato Francesco, sottolineando l’importanza del rispetto reciproco e della cura delle capacità individuali. Francesco ha esplorato i temi del perdono e della guarigione, ricordando alle detenute che tutti commettono errori e hanno ferite da curare, incluso lui stesso.
“Oggi tutti usciremo più ricchi da questo cortile”, ha detto, indicando l’incontro come un’occasione di crescita reciproca e rinnovamento spirituale. Il Papa ha poi visitato il padiglione del Vaticano, allestito all’interno della chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite, con l’esposizione intitolata “Con i miei occhi”. Presentato da José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, l’allestimento ha segnato la prima visita di un Papa alla Biennale di Venezia. Successivamente, Francesco ha rivolto un messaggio energico ai giovani in Piazza San Marco, incoraggiandoli a prendere in mano la propria vita. “Non sedetevi sul divano, non isolatevi. Andate controcorrente, incontrate le persone di persona, non attraverso i cellulari”, ha esortato il Pontefice. Ha criticato l’uso eccessivo dei social media e la dipendenza dalla tecnologia digitale, che a suo avviso anestetizza l’anima e distoglie l’attenzione dalla bellezza del creato. Questo viaggio a Venezia è stato segnato da forti richiami alla dignità umana, alla responsabilità sociale e all’invito a una vita attiva e impegnata, sia spiritualmente sia socialmente. Con le sue parole e azioni, Papa Francesco continua a spingere per un mondo più giusto e compassionevole, usando ogni opportunità per parlare di rinascita e speranza.
In carcere, il Papa ha incontrato anche Manuela Cacco,reclusa per il delitto Noventa.
La donna, condannata per il concorso nell’omicidio, ha consegnato a Francesco una papalina realizzata dalle carcerate. Il Papa l’ha subito indossata
Zaia: “Benvenuto a Papa Francesco”
Nei giorni scorsi, il governatore Luca Zaia non aveva nascosto la sua emozione per l’arrivo di Papa Francesco.
V.R