Don Gianni Antoniazzi, sacerdote della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Carpenedo, a Mestre, ha deciso di prendere una posizione ferma nei confronti delle continue richieste di aiuto economico che riceve. “Niente elemosina”, ha dichiarato, “a chi chiede soldi offro formazione e lavoro”. Don Antoniazzi, da tempo, è testimone di un “via vai” di persone che si rivolgono a lui per ottenere denaro o aiuti economici, ma che spesso non hanno accesso ai contributi pubblici che ritengono loro spettare di diritto. “Sono persone di mezza età, che avrebbero tutte le forze per lavorare”, ha spiegato il sacerdote, visibilmente stanco di dover gestire quotidianamente queste richieste.
Un anno fa, ha iniziato a riflettere su come poter essere di aiuto in maniera più concreta. L’idea che ha preso forma nella sua mente è quella di organizzare un corso di formazione gratuito in parrocchia, rivolto ai disoccupati del territorio. L’obiettivo? Offrire loro la possibilità di acquisire una nuova professione o mestiere, anziché dar loro qualche euro momentaneo. La speranza è che, attraverso la formazione, possano trovare un lavoro stabile e dignitoso.
Una sera, durante una messa, un uomo sulla quarantina è entrato in chiesa nel mezzo dell’omelia e, con un gesto drammatico, ha interrotto la celebrazione per gridare la sua disperazione: aveva bisogno di trovare un lavoro. Don Antoniazzi, cercando di calmare la situazione, gli ha promesso di fare il possibile per aiutarlo. Tuttavia, l’uomo non si è mai più fatto vivo. “Quello non è l’atteggiamento di una persona che cerca lavoro”, ha commentato il sacerdote. “Probabilmente sperava di ottenere qualche soldo da qualcuno di buon cuore”. Questo episodio, però, ha convinto definitivamente Don Antoniazzi a lanciare il progetto di formazione.
Nel weekend, il sacerdote ha rievocato una conversazione avuta poco tempo prima con un meccanico. La sua auto necessitava di riparazioni, ma i tempi di attesa erano più lunghi del previsto, a causa della difficoltà di trovare personale qualificato. Il meccanico gli ha raccontato delle difficoltà che affronta per trovare operai disposti a svolgere lavori fisicamente impegnativi. Questo confronto ha fatto scattare una riflessione: la scarsità di manodopera specializzata è un problema concreto per molte realtà locali.
Da questa constatazione è nata l’idea di contattare la Regione Veneto, che ha reindirizzato Don Antoniazzi, una società di Oderzo specializzata in formazione professionale. Il sacerdote è riuscito a dar vita al corso di formazione, che ha l’obiettivo di offrire a chi è disoccupato l’opportunità di imparare una professione e reinserirsi nel mercato del lavoro.
Questo progetto rappresenta una risposta concreta ai bisogni del territorio e una proposta che va oltre la semplice carità, puntando invece sull’autosufficienza attraverso l’acquisizione di nuove competenze. La speranza di Don Gianni Antoniazzi è che, attraverso questa iniziativa, si possano aprire nuove porte per chi sta vivendo la difficoltà della disoccupazione.
