Non si placano le polemiche dopo la tragedia, di cui si è occupata anche la stampa nazionale, colpita da certi particolari della vicenda.

Un uomo di Venezia si è tolto la vita dopo essere stato licenziato dalla sua azienda a causa di un ammanco di 280 euro. La vittima , molto conosciuta e rispettata nel suo ambiente di lavoro, ha lasciato una lettera in cui esprimeva il suo dolore per l’accusa e il licenziamento, che non riteneva giusti. L’azienda ha giustificato il licenziamento come necessario per la gravità dell’ammanco. Il tragico evento ha suscitato un ampio dibattito sull’importanza del supporto psicologico sul posto di lavoro e sulle conseguenze delle decisioni aziendali.

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