L’azienda Avm spiega ai cittadini il regolamento sulla privacy in ‘venessian’: “Cossa che fasemo coi to dati?”
Giornalisti Altovicentinonline
VENEZIA - David D’Agostini, noto avvocato udinese è (Dpo) Data protection officer di Avm, la nota azienda veneziana per la mobilità. Il legale, insieme a Camilla Temperini, direttore legale del gruppo e dei sistemi di gestione, spiega di una singolare iniziativa, portata avanti da Avm, per spiegare le annose regole Gdpr ai veneziani, in veneziano. La protezione dei dati personali è diventata un elemento centrale nella gestione della mobilità veneziana grazie all’impegno del Gruppo Avm (Azienda Veneziana della Mobilità).
"Cossa che fasemo coi to dati"? Se un cittadino veneziano si chiede, appunto, quale sia il trattamento dei propri dati sensibili, il gruppo Avm, che gestisce la mobilità della città lagunare, glielo illustra in venessian. L'informativa privacy diventa così un agile vademecum per comprendere, davvero, cosa succede dopo aver timbrato un biglietto prima di salire sul battello o sul bus o entrando nella Ztl. In più, un fumetto con protagonista l'animale simbolo della città, il leone, sintetizza i concetti chiave. Questa è solo una delle diverse iniziative che Avm (Azienda Veneziana della Mobilità) ha messo in campo da tempo per coinvolgere e rendere consapevoli gli oltre 3mila dipendenti e i clienti in tema Gdpr.
Tra i ruoli di Camilla Temperini, direttore legale del gruppo e responsabile dei sistemi di gestione, vi è la missione di valorizzare la cultura della privacy. Del resto, il vantaggio è importante: "La privacy- spiega l'avvocato Temperini- è soprattutto organizzazione. Ogni nuovo regolamento funziona solo se introitato nella pratica ed è fondamentale per fare ordine nei processi. Abbiamo sfruttato le potenzialità del Gdpr, senza diventarne succubi. I risultati aziendali sono molto buoni".
Di pari passo, è andata avanti l'azione di comunicazione e coinvolgimento con soluzioni di 'legal design', l'innovativo approccio per rendere accessibili temi considerati ostici. Con il regolamento tradotto in veneziano e a fumetti e non solo. "L'iniziativa più originale è Priva C- dice- il videoclip animato che accompagna un rap per divulgare l'importanza di conoscere la normativa privacy. Ne siamo orgogliosi perché il video è interamente realizzato grazie alla creatività dei dipendenti, dalla scrittura del testo alla registrazione in studio".
Avm ha messo in campo anche i metodi della gamification, il ricorso ai giochi per imparare e condividere un progetto: "Abbiamo inventato Privocacy, un gioco dell'oca che in parte sostituisce la classica formazione per i dipendenti. Ci si aggiorna con divertimento. E proseguiamo con l'e-learning nel quale un agente virtuale, basato sull'intelligenza artificiale, divulga le lezioni, scritte da esseri umani", aggiunge Temperini. Ogni anno un nuovo progetto e l'attenzione del pubblico cresce e così anche la conoscenza su quali siano i dati trattati, come sono conservati, come accedere (o rinunciare) a un servizio.
Avm ha una platea di utenti numerosa e variegata, Venezia non è solo dei cittadini ma è una città turistica e universitaria. Sono proprio i giovani, secondo Temperini, i più ricettivi: "Sappiamo che la generazione dei nativi digitali, ma anche i trentenni, apprezzano le iniziative e cominciano a considerare la privacy un tema vicino, non scollegato".
Un plus per Avm è il Working Parking, il gruppo di lavoro che riunisce ogni mese i referenti di ognuno dei comparti delle 3 aziende del gruppo. "Se nel 2018, quando è stato creato, era composto da 20 persone- spiega- oggi conta più di 50 membri che fanno da occhi e da braccia per agire con tempestività in ogni procedura attinente alla data protection".
A garantire la compliance del Gruppo Avm in materia di protezione dati è anche il Data Protection Officer individuato nell'avvocato David D'Agostini. Il Dpo, per dirla con il leone del fumetto, "ga l'obbligo de controlar queo che fasemo e se el vede che qualcossa no va, se confronta col garante".
In parole comprensibili anche a chi non abita in laguna: “Il Gdpr prevede una serie di compiti importanti- spiega il legale- soprattutto in relazione alla sicurezza informatica”.
“È necessario- prosegue l’avvocato D’Agostini, esperto di diritto delle tecnologie digitali- che la data protection entri nel lavoro quotidiano e sia vista come un'opportunità per proteggere beni preziosi, quali i dati personali e aziendali".
L’approccio adottato da Avm dimostra che la privacy può essere vissuta in modo dinamico e accessibile, coinvolgendo dipendenti e utenti. Con il suo modello di gestione, il gruppo sta tracciando una strada innovativa per la compliance al Gdpr nel settore della mobilità pubblica, facendo della protezione dei dati un valore aggiunto per l’organizzazione e per la cittadinanza.
David D’Agostini, noto avvocato udinese è (Dpo) Data protection officer di Avm, la nota azienda veneziana per la mobilità. Il legale, insieme a Camilla Temperini, direttore legale del gruppo e dei sistemi di gestione, spiega di una singolare iniziativa, portata avanti da Avm, per spiegare le annose regole Gdpr ai veneziani, in veneziano. La protezione dei dati personali è diventata un elemento centrale nella gestione della mobilità veneziana grazie all’impegno del Gruppo Avm (Azienda Veneziana della Mobilità).
“Cossa che fasemo coi to dati”? Se un cittadino veneziano si chiede, appunto, quale sia il trattamento dei propri dati sensibili, il gruppo Avm, che gestisce la mobilità della città lagunare, glielo illustra in venessian. L’informativa privacy diventa così un agile vademecum per comprendere, davvero, cosa succede dopo aver timbrato un biglietto prima di salire sul battello o sul bus o entrando nella Ztl. In più, un fumetto con protagonista l’animale simbolo della città, il leone, sintetizza i concetti chiave. Questa è solo una delle diverse iniziative che Avm (Azienda Veneziana della Mobilità) ha messo in campo da tempo per coinvolgere e rendere consapevoli gli oltre 3mila dipendenti e i clienti in tema Gdpr.
Tra i ruoli di Camilla Temperini, direttore legale del gruppo e responsabile dei sistemi di gestione, vi è la missione di valorizzare la cultura della privacy. Del resto, il vantaggio è importante: “La privacy- spiega l’avvocato Temperini- è soprattutto organizzazione. Ogni nuovo regolamento funziona solo se introitato nella pratica ed è fondamentale per fare ordine nei processi. Abbiamo sfruttato le potenzialità del Gdpr, senza diventarne succubi. I risultati aziendali sono molto buoni”.
Di pari passo, è andata avanti l’azione di comunicazione e coinvolgimento con soluzioni di ‘legal design’, l’innovativo approccio per rendere accessibili temi considerati ostici. Con il regolamento tradotto in veneziano e a fumetti e non solo. “L’iniziativa più originale è Priva C- dice- il videoclip animato che accompagna un rap per divulgare l’importanza di conoscere la normativa privacy. Ne siamo orgogliosi perché il video è interamente realizzato grazie alla creatività dei dipendenti, dalla scrittura del testo alla registrazione in studio”.
Avm ha messo in campo anche i metodi della gamification, il ricorso ai giochi per imparare e condividere un progetto: “Abbiamo inventato Privocacy, un gioco dell’oca che in parte sostituisce la classica formazione per i dipendenti. Ci si aggiorna con divertimento. E proseguiamo con l’e-learning nel quale un agente virtuale, basato sull’intelligenza artificiale, divulga le lezioni, scritte da esseri umani”, aggiunge Temperini. Ogni anno un nuovo progetto e l’attenzione del pubblico cresce e così anche la conoscenza su quali siano i dati trattati, come sono conservati, come accedere (o rinunciare) a un servizio.
Avm ha una platea di utenti numerosa e variegata, Venezia non è solo dei cittadini ma è una città turistica e universitaria. Sono proprio i giovani, secondo Temperini, i più ricettivi: “Sappiamo che la generazione dei nativi digitali, ma anche i trentenni, apprezzano le iniziative e cominciano a considerare la privacy un tema vicino, non scollegato”.
Un plus per Avm è il Working Parking, il gruppo di lavoro che riunisce ogni mese i referenti di ognuno dei comparti delle 3 aziende del gruppo. “Se nel 2018, quando è stato creato, era composto da 20 persone- spiega- oggi conta più di 50 membri che fanno da occhi e da braccia per agire con tempestività in ogni procedura attinente alla data protection”.
A garantire la compliance del Gruppo Avm in materia di protezione dati è anche il Data Protection Officer individuato nell’avvocato David D’Agostini. Il Dpo, per dirla con il leone del fumetto, “ga l’obbligo de controlar queo che fasemo e se el vede che qualcossa no va, se confronta col garante”.
In parole comprensibili anche a chi non abita in laguna: “Il Gdpr prevede una serie di compiti importanti- spiega il legale- soprattutto in relazione alla sicurezza informatica”.
“È necessario- prosegue l’avvocato D’Agostini, esperto di diritto delle tecnologie digitali- che la data protection entri nel lavoro quotidiano e sia vista come un’opportunità per proteggere beni preziosi, quali i dati personali e aziendali”.
L’approccio adottato da Avm dimostra che la privacy può essere vissuta in modo dinamico e accessibile, coinvolgendo dipendenti e utenti. Con il suo modello di gestione, il gruppo sta tracciando una strada innovativa per la compliance al Gdpr nel settore della mobilità pubblica, facendo della protezione dei dati un valore aggiunto per l’organizzazione e per la cittadinanza.