“Scompare un’icona assoluta dell’impegno sociale, una persona che è vissuta per la comunità sapendo interpretare come pochi i bisogni della gente, riuscendo a leggere lucidamente e propositivamente i cambiamenti epocali e impegnandosi in prima persona a dare una risposta. Con Rina Biz se ne va una pioniera e un’istituzione del Veneto che conosciamo. È un giorno di grande tristezza: se ne va l’eterno entusiasmo”.

Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ricorda la trevigiana Rina Biz, figura simbolo delle Acli venete, protagonista storica della cooperazione e dell’impegno cattolico, fondatrice della cooperativa “Insieme si può”.

“La comunità veneta perde una persona appassionata che ha segnato il progresso sociale con grandi intuizioni – aggiunge il Governatore -. In un momento non facile ha dato vita ad un modello cooperativo che ha coinvolto più di un migliaio di donne che non avrebbero avuto altro modo di trovare un’occupazione. Con lei è nata ‘Insieme si può’, la cooperativa che è diventata un riferimento a livello nazionale e internazionale per come coinvolgere anche le figure più deboli e più fragili. È stata un vero gigante della nostra comunità. Ogni tanto la incontravo, l’ultima volta è stata pochi mesi fa. Sono certo che lascerà un grande vuoto ma anche un’eredità immensa sia dal punto di vista imprenditoriale che da quello civile e anche spirituale; fin da giovane è stata mossa dai sentimenti di una grande credente. Un vero esempio di rispetto e inclusività: profondamente cristiana, ha portato i suoi valori nella vita di tutti i giorni e li ha messi in pratica nella laicità”.

“Rina ha certamente colto soddisfazioni dal suo impegno – conclude Zaia – ma soprattutto ha dimostrato che si possono inseguire i propri sogni con grande caparbietà ed eccezionale umiltà per farne un volano per il benessere tutti. Un grande insegnamento per il quale le saremo sempre grati”.

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