“I figli non possono e non devono essere utilizzati in modo strumentale nelle dispute tra genitori. È inumana oltre che contraria ad ogni idea di buon senso la violenza che stanno subendo mamma Frida e la figlia, sottrattale da una sentenza del Tribunale di Venezia per una disputa con il padre sul riconoscimento”. Lo afferma l’europarlamentare del Partito Democratico (Pd) Alessandra Moretti. “Rinnoviamo la richiesta al sindaco Brugnaro e all’assessore al sociale del Comune di Venezia di incontrare questa madre e di affrontare una questione così difficile e certamente complessa. Siamo di fronte a un chiaro caso di vittimizzazione secondaria, motivo in più per cui le istituzioni non possono voltarsi dall’altra parte ed eludere questa dolorosa vicenda”, conclude Moretti.

LA VICENDA

Mamma Frida è madre di una bambina nata nel 2016. Il padre biologico, all’epoca, rese la donna oggetto di numerose pressioni affinché abortisse. Frida porta avanti la sua gravidanza nonostante questo e quando la piccola viene al mondo è la sola a riconoscerla. Mesi dopo il padre si fa avanti per effettuare il riconoscimento. Dalla consulenza tecnica d’ufficio Frida viene descritta come una mamma con un conflitto di lealtà (terminologia affine all’alienazione parentale).

Il Tribunale di Venezia ha recentemente costretto la bambina a collocamento diurno extrafamiliare, obbligandola agli incontri con il padre.

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