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Costretti a vivere in auto con due bimbi. Arrivano i benefattori: “Ve la compriamo noi”

Hanno due figli di quattro anni e 10 mesi e da alcune settimane vivono in auto nel padovano perchè non riescono a trovare casa. “Nessuno ci dà la casa perché siamo stranieri”, aveva denunciato al Corriere del Veneto la coppia di origini tunisine.  Nadir, 35 anni, ha un lavoro sicuro come muratore in un’impresa edile e guadagna più di 1.500 euro al mese, ma, come riporta il Corriere, la ricerca della casa per coppia si è trasformata in una vera e propria odissea. “Possiamo anche pagare 700 euro di affitto, mio marito ha un contratto a tempo indeterminato, forniamo tutte le garanzie necessarie – aveva raccontato Asma, la moglie di Nadir – . L’importante è dare un tetto ai nostri bambini. Non abbiamo mai avuto uno sfratto in vita nostra”. Subito dopo, un giovane di Padova aveva offerto alla famiglia qualche notte in un hotel della città. Una soluzione, però, solo fino a domenica 22 ottobre. Dopo la famiglia avrebbe dovuto tornare a passare le notti in strada. Troppo difficile affrontare il costo di 100 euro a notte in altri alberghi della città.

Dopo lo sfogo sul quotidiano, la telefonata di ieri, domenica 22 ottobre: “Venite a vivere a casa nostra da domani. Poi vi compreremo una casa dove potrete fare crescere i vostri figli al sicuro” I benefattori vogliono rimanere anonimi , ma l’incontro è avvenuto subito. “Siamo senza parole, mi viene solo da rivolgere un grande grazie a queste meravigliose persone- spiega Asma -, dimostrano di avere un grandissimo cuore. Ci hanno spiegato che appena hanno letto sul giornale che dei bambini piccoli dormivano con i genitori in auto hanno avuto il desiderio di aiutarci”.

“Noi non l’abbiamo mai chiesto una casa  gratis, il lavoro ci dà la dignità di pagare un affitto. Ma prima di oggi, nessuno voleva darcela ed eravamo così costretti a dormire con le coperte in auto, salvo qualche giorno in albergo”.
La coppia, residente a Curtarolo, era andata anche in Comune a chiedere aiuto per un alloggio, ma purtroppo nessuno aveva potuto aiutarli – riporta il Corriere del Veneto -. Fino a poche settimane fa, vivevano in un appartamento, in città, gestito da una cooperativa, ma sono stati costretti ad abbandonarlo perché il loro reddito è troppo alto. Ci abitavano dalla fine del 2021, anno in cui sono arrivati a Lampedusa dalla Tunisia, a bordo di un barcone. Un viaggio, pagato 1700 euro, affrontato con la speranza di trovare in Italia un lavoro ed una casa per mettere la loro famiglia al sicuro. Con l’aiuto del Comune di Curtarolo, giorni fa, erano riusciti a trovare un hotel a Limena a 70 euro a notte. Ossia ben 2.100 euro al mese, molto più dello stipendio del muratore 35enne. Asma e Nadir erano, dunque  costretti da settimana a dormire in auto. Mentre il marito, durante il giorno, andava al lavoro, la moglie, dopo avere accompagnato il bambino più grande all’asilo, trascorreva le giornate con la piccola di 10 mesi, in un bar o a casa di qualche amica. Ora però cambia tutto: potrà crescere i propri figli al sicuro grazie al gesto di solidarietà della coppia padovana.