Le regole sono regole e nonostante le buone intenzioni di risollevare le sorti di quel pezzo di terreno, che sembrava una discarica a cielo aperto, un cittadino italiano di origini cinesi di 56 anni e residente a Ponte di Brenta (Pd) è stato multato dalla Polizia Locale perchè ha violato il regolamento urbano. L’uomo aveva ripulito un quadrilatero di palazzi trasformandolo in un orto. Prima di piantare ortaggi vari, aveva estirpato erbacce, tolto una quarantina di bottiglie di birra abbandonate e aveva chiesto l’autorizzazione a qualche vicino di casa. Ha realizzato lavorando non poco, la bonifica della porzione di terra, ma a qualcuno quel gesto, apparentemente innocuo e di buona volontà, non è andato giù e si è ritrovato con una multa di 118 euro e 54 centesimi da pagare per una contravvenzione elevata dagli agenti. “Ha violato il regolamento di polizia urbana in quanto il giorno 30 marzo 2023 alle 17.50 in via Camporese 2/B quale soggetto non autorizzato, estirpava il manto erboso dell’aiuola comunale posta sulla pubblica via vangando il terreno. Si intima il trasgressore di provvedere ad idoneo intervento volto al ripristino dei luoghi, nella fattispecie intervento di livellamento del terreno, entro il termine di 10 giorni dalla notifica del presente verbale”, riporta il Corriere del Veneto, che ha portato alla luce la vicenda e che ha intervistato la figlia del 56enne.
“Siamo veramente dispiaciuti di quello che è successo, mio padre ci ha messo tutta la buona volontà del mondo per cercare di risolvere quella situazione. Nel 2008 in quell’area furono piantati tre alberi, che però con il passare degli anni si sono seccati e poi sono morti. La zona di area verde, incolta, ha raggiunto altezze di erba di oltre due metri e, se abbiamo deciso di procedere alla bonifica è perché ci sembrava giusto per il decoro e per la sicurezza di tutta la zona. Ci eravamo anche rivolti al Comune di Padova e ci erano stati dati dei moduli da firmare, ma la procedura era lunghissima e mio padre ha deciso di procedere ugualmente, rendendosi disponibile a condividere il raccolto con chi dei vicini avesse fatto richiesta”.