Una scena surreale e potenzialmente fatale quella che si è verificata la scorsa settimana sui binari ferroviari di Padova, dove una ragazza stava riprendendo con il cellulare il suo amico che, senza alcun timore, cantava con entusiasmo sopra le rotaie. Il tutto, ovviamente, per realizzare un video da postare sui social, per ottenere visibilità e magari qualche like in più. Un episodio che ha suscitato grande preoccupazione e che solleva interrogativi sul comportamento dei giovani in relazione alla pericolosità delle sfide social.

La giovane coppia di ragazzi si è posizionata sulla linea ferroviaria in un’area poco distante dalla stazione centrale di Padova, una zona trafficata da treni ad alta velocità. Senza rendersi conto del grave pericolo, il giovane cantante stava performando davanti alla telecamera mentre la ragazza lo filmava, incurante del fatto che, da un momento all’altro, un treno potesse fare la sua comparsa. Fortunatamente, il macchinista di un treno in arrivo ha notato i ragazzi in tempo e ha dovuto rallentare, evitando il peggio. Una fortuna che non può sempre essere data per scontata.

La riflessione del Governatore Luca Zaia

Il Governatore del Veneto, Luca Zaia, ha voluto esprimere il suo disappunto e preoccupazione riguardo a questi comportamenti rischiosi, ribadendo l’importanza della sicurezza e della responsabilità dei giovani, in particolare quando si tratta di tematiche legate alla viralità dei social media.

“Questo episodio è un segnale preoccupante della pericolosità di alcuni comportamenti legati al mondo dei social”, ha dichiarato Zaia. “Non possiamo permettere che la voglia di apparire e accumulare like vada a minare la sicurezza delle persone, soprattutto quando si mettono in gioco vite umane. Voglio rivolgere un appello ai giovani: la vita non ha prezzo, e un video virale non vale il rischio di perdere tutto, nemmeno per un istante di notorietà. Insegniamo ai nostri ragazzi a rispettare la vita e a non farsi ingannare dalla falsa illusione di essere più apprezzati se si mettono in situazioni estreme.”

Il fenomeno delle sfide social

Purtroppo, quello di Padova non è un caso isolato. Molti ragazzi, in particolare su piattaforme come Instagram e TikTok, sono spinti dalla “caccia ai like” a compiere azioni sempre più pericolose, dall’attraversamento delle rotaie, alla realizzazione di acrobazie pericolose o addirittura la partecipazione a sfide rischiose come il “Blue Whale”. La pressione sociale di raccogliere approvazione online può diventare, infatti, una delle motivazioni che spingono i giovani ad ignorare i più basilari principi di sicurezza.

L’importanza di educare alla sicurezza

I recenti episodi hanno sollevato anche il tema dell’educazione alla sicurezza nelle scuole e attraverso campagne di sensibilizzazione. Psicologi e esperti di social media sono d’accordo nell’affermare che, seppur i social possano essere uno strumento positivo per l’espressione, è fondamentale che i ragazzi imparino a riconoscere i limiti tra ciò che è accettabile e ciò che può compromettere la loro incolumità.

“Un like può passare in fretta, ma la vita è un bene unico e irripetibile. Non vale la pena rischiare per un’illusione di popolarità”, aggiungono i esperti.

foto di repertorio

 

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