Oggi per me è un giorno particolare che ricordo sempre con affetto, è il compleanno della mia bis-bis-bis-bisnonna quella nel ritratto. Bellissima vero?
La mia antenata ha avuto l’onore di servire Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli, e lo ha fatto così bene da essere stata onorata del quarto rebbo!
Prima di lei tutte le forchette, anche le più preziose, avevano al massimo tre rebbi ma re Ferdinando, che voleva mangiare spaghetti tutti i giorni, trovava che con tre rebbi si facesse fatica e così chiamò il maestro argentiere di corte e gli chiese: “Maestro Pasquale, i vermicelli non si arrotolano bene intorno alla forchetta, è come se mancasse qualcosa per tenerli fermi! Cosa si può fare?”
e Pasquale, inchinandosi, rispose: “Secondo me, altezza, sarebbe più facile arrotolarli se la forchetta fosse un po’ più larga e avesse un dente in più!”
“Pasquale, prima di tutto le forchette non hanno i denti, quelli sono i pettini, hanno i rebbi. Senti un po’, ti lascio la mia forchetta personale: guardala bene, è perfetta, senza strisci, lucidissima…rendila adatta a raccogliere con eleganza gli spaghetti del re ma, mi raccomando, non voglio che sembri un rattoppo ma una medaglia al valore!”
E così fu, il giorno dopo la bis-bis-bis-bisnonna, forchetta personale di re Ferdinando, si trovò premiata con un rebbo d’argento in più, l’unica al mondo.
Ed ebbe anche l’autorizzazione a tramandare a tutta la sua famiglia questa onorificenza. In seguito ci copiarono in tanti ma noi fummo la prima e la più antica famiglia autorizzata direttamente dal re a sfoggiare stabilmente quattro maestosi rebbi in testa, per noi forchette, la corona più bella del mondo!
Ritratto di Nicolò Mazzucato