Il mitico “chiodo”, storia di un capo icona che continua a intrigarci per il suo fascino ribelle. Da Marlon Brando a Gigi Hadid, da Grease a Michael Jackson, dal rock al punk nessuno dal 1928 a oggi è riuscito a resistergli, quasi centenario ma sempre evergreen, vi sembra poco?
Lo sapevate che l’appellativo di “chiodo”  è usato solo in Italia? Si riferisce all’usanza punk di custodire un chiodo in tasca.
  • Inizialmente il giubbino di pelle era conosciuto come “flying jacket” perché era indossato solo dagli aviatori. Narra la leggenda che fosse anche il preferito dall’asso  Manfred von Richtofen, ovvero il leggendario Barone Rosso.
  • E’ col nome Perfecto che la giacca di pelle acquisisce popolarità nel mondo. Il modello fu creato nel 1928 dall’americano Irving Schott per la Schott Brother NYC, e divenne il capo più utilizzato dai motociclisti. Per il nome quest’ultimo si ispirò alla sua marca di sigari preferita.
  • La prima scandalosa comparsa del chiodo nel mondo fashion è stata nel 1905 quando, in Brompton Road a Londra, stava per aprire il negozio Allweathers. La campagna pubblicitaria era decisamente rivoluzionaria per l’epoca, perché la modella indossava un corsetto bianco in pizzo abbinato a pantaloni e stivali da motociclista. (alla faccia di Belen&co allora era un vero osare).
  • Meritano una citazione James Dean e Marlon Brando, con loro la giacca di pelle dagli anni ’50 diviene un vero e proprio cult e simbolo di ribellione. (James Dean docet)
  • Nel 1953 Marlon Brando è protagonista del film “Il Selvaggio”: il suo personaggio indossa uno Schott Perfecto 618, modificato per l’occasione con il nome del protagonista (Johnny), ricamato sul cuore, e il famoso stemma con il teschio e i pistoni incrociati, verniciato sulla schiena. E vi assicuro che quelli erano i tempi d’oro di Brando…difficile stare indifferenti!!
  • Dopo Hollywood arrivano i primi rockers come Elvis Presley e, successivamente, i greasers, quelli della brillantina e del rock’nroll. Non per dire la mia ma quelli sono stati tempi mitici…adesso sono finiti…la banana di brillantina in testa abolitela please, a meno che non vi chiamiate Lady Gaga e grazie a look improponibili non guadagniate milioni di dollari!
  • Negli anni ’70 i punk decorano la giacca con borchie, catene ed altri accessori. In Italia viene definito giubbotto chiodato (da qui l’appellativo di cui sopra). Non per essere ripetitiva ma se non abitate nei quartieri trash/cool di Londra anche lo stile punk ha fatto i suoi tempi…
  • Servì, come spesso accade, una donna a sdoganare un mito: Vivienne Westwood, la famosa stilista inglese, nel 1971 cominciò la sua carriera nel suo piccolo laboratorio di sartoria Let it Rock assieme al suo compagno Malcolm McLaren, poi manager dei Sex Pistols. Immersa ed ispirata dalla cultura dell’epoca, attenta alle idee provenienti dallo street style, trasformò il chiodo in pelle in un capo d’abbigliamento di tendenza.

 

  • Negli anni 80 il chiodo viene adottato anche dalle band hard rock come  Guns’n Roses, Bon Jovi e Metallica e fa un trionfante ingresso nel mondo del pop. Madonna lo indossa in più occasioni e viene fotografata da Herb Ritts nella meravigliosa sequenza in bianco e nero del 1986 per l’album True Blue. Anche gli enfant terrible dell’arte Keith Haring e Jean-Michel Basquiat indossano le biker jacket e le customizzano. A questo punto è nata una nuova icona fashion e confesso che anch’io non ho resistito a fare il primo ‘acquisto ribelle’.
  • Negli anni ’90 e ‘2000, il giubbino di pelle diventa più sagomato ed aderente perfetto per pubblico femminile più esigente. (qua si inizia a ragionare). E poi il decennio inizia in bellezza con un chiodo da vero greaser sul bad boy Johnny Deep (ok lo ammetto ho un debole per lui, ogni volta che entra al Plaza mi tremano i rebbi!) nella pellicola culto Cry Baby  e segna l’inzio di un percorso che ancora dura dalle passerelle ai film. Il giubbotto di pelle rimane un culto anche per i musicisti da Cher (come lo porta lei nessun altra) a Courtney Love a Pete Doherty fino agli Strokes.
  • Yves Saint Laurent avrà per primo l’idea di inserire il leather nelle collezioni haute couture: non solo giacche di pelle ma un’intera collezione dedicata ai capi d’abbigliamento in pelle. (qua niente da dire, se avete una Saint Laurent in pelle originale usatela anche per andare a dormire non ci vedo niente di male guai separarsene)

E da qua diventare un cult il passo è breve, sua maestà il chiodo è il capo che attraversa le stagioni e regala un tocco ribelle ad ogni outfit. Si accompagna splendidamente con le chiome al vento, le frange spettinate o uno chignon un po’ disordinato. Si sposa in modo sublime con jeans, leggings, abiti da tappeto rosso e gonne di tulle, Maria Grazia Chiuri lo propone da Christian Dior in una versione fedele del Perfecto, ma abbinato a una gonna di ispirazione anni 70.  Givenchylo trasforma in un blazer corto da indossare con lunghe gonne in voile. Mentre Louis Vuitton e Zadig&Voltaire giocano sui dettagli preziosi con ricami sul colletto il primo e cintura decoro il secondo.

Ça va sans dire: è sempre stagione di chiodo.

Kiss Mrs Fork

Grazie ad Antonella Bianco per la fotografia, come vedete il chiodo può essere anche corto e senza maniche, no limits!

Foto by Michel Zambon

 

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