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Cara Roberta, vorrei un uomo come mio padre. Per questo sono single a 45 anni

Cara Roberta,

mi chiamo Maria Angelica e vivo a Schio. Ho 45 anni e sono single come tante donne della mia età. Ormai mi sono abituata alla mia indipendenza, ma mi manca una metà. Lo confesso. Sono una bella donna ed ho anche un lavoro che mi consente di vivere con serenità.

Perchè sono ancora ‘zitella’? Perchè sono cresciuta con un padre che ama profondamente mia madre dopo oltre mezzo secolo di matrimonio. Un uomo galante, protettivo, che ha sempre fatto sentire mia madre una regina sia come angelo del focolaio che come donna. Rose rosse per ogni anniversario. Un regalo puntuale anche se un oggetto banale, per ogni ricorrenza. Un uomo attento alla sua donna.

Ho visto in loro il vero concetto d’amore e con il loro esempio sono cresciuta pensando che l’amore esiste e può essere meraviglioso. Poi penso agli uomini che frequento e vedo una distanza abissale tra loro e mio padre. Tutti concentrati su se stessi, tutti presi da palestra, spritz al bar e auto. La donna, anche la loro donna sembra un optional per la loro vita e non è così che voglio sia il mio compagno di vita. Lo vorrei come mio padre, un uomo protettivo e capace di farmi sentire la sua principessa. Ormai ho gettato la spugna. Secondo te dovrei accontentarmi?

 

Maria Angelica M., Schio

 

Carissima Maria,

dopo avere letto attentamente e più volte la tua lettera, sono arrivata alla conclusione che non hai superato, evidentemente, la fase del “padre idealizzato”, nel senso che proietti su tutte le tue conoscenze maschili, l’immagine fantasiosa che hai di tuo padre: sempre vincente, avvolgente e totalizzante.

Questo, ahimè, ti porta a credere che solo Superman ti possa portare all’altare, perchè sei schiava di un ideale di uomo che non esiste. Perdonami, ma mi appare come una buona scusa per non cimentarti in una relazione di coppia. La cosa che mi sorprende maggiormente, è che ti affidi agli stereotipi: tutti concentrati su se stessi, tutti presi da palestra, spritz al bar e auto. In realtà potresti restare positivamente colpita se non ti fermassi all’apparenza, se riuscissi a concedere il tempo di conoscersi. Mantenere la propria individualità, all’interno di una coppia, è vitale per la stessa relazione. Amare non significa vivere in simbiosi, al contrario, bisogna rispettare i piaceri dell’altro, che sia una palestra, un aperitivo o la visione di una partita di calcio con gli amici di sempre.

Liberati dal pregiudizio e soprattutto dall’ideale di uomo coincidente con tuo padre, che sarà sicuramente una persona speciale e affettuosa, ma potresti scoprire che esiste qualcosa di più gratificante per te, del ricevere un mazzo di rose rosse per l’anniversario. Sei grande abbastanza per giocarti la tua emancipazione, affronta la fase della separazione, quella della individuazione dei limiti paterni, della persona con i suoi pregi e i suoi difetti. Sono sicura che così troverai l’amore della tua vita, anche se diverso da quello dei tuoi genitori.

Roberta