Sono quasi 45 milioni gli utenti in Italia che utilizzano i social network. Il fatturato prodotto nel 2023 dagli influencer è di quasi 350 milioni di euro, pari allo 0,02% del Pil italiano, e impiega oltre 520 mila lavoratori. Le entrate dello Stato legate a queste attività, fra tasse e contributi, ammontano a oltre 70 milioni di euro l’anno. Questa è la stima di Susini Group, studio di Firenze leader nella consulenza del lavoro. Gli influencer sono personaggi, con un notevole seguito di follower, che promuovono sui loro canali social prodotti e servizi per conto di aziende. I settori merceologici più attivi sono quelli della moda, del beauty, dei viaggi e del cibo. I social media maggiormente utilizzati sono YouTube, TikTok e Facebook.
“Sono ormai diverse settimane che il gossip italiano si interessa delle operazioni commerciali più o meno lecite messe in atto da una nota influencer. Quello che a noi interessa non è giudicare le sue azioni ma studiare i numeri che si nascondano dietro il ‘fenomeno influencer'”, commenta Sandro Susini, consulente del lavoro e fondatore di Susini Group.
“Il fenomeno dev’essere tutelato perché è una parte importante della nostra economia e, allo stesso tempo, normato al fine di garantire i diritti fondamentali della persona e dei minori attraverso una maggiore trasparenza della pubblicità che viene promossa”, conclude.