L’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio è “il candidato migliore” per il ruolo di “rappresentante speciale dell’Unione europea per il Golfo”: parola di Josep Borrell. In una lettera inviata nei giorni scorsi ai 27 Paesi dell’Unione, l’alto rappresentante per la politica estera ha ricordato di aver proposto l’istituzione di un tale ruolo nell’estate dell’anno scorso, spiegando che al termine di “una valutazione molto attenta” ha deciso di indicare Di Maio che, “come ex ministro degli Esteri dell’Italia, ha il profilo politico e il livello internazionale necessario per questo ruolo”.
Secondo Borrell, “i suoi contatti con i Paesi del Golfo gli permetteranno di impegnarsi con gli attori di rilievo al livello appropriato”. L’incarico, prosegue la lettera, avrà una durata “iniziale di 21 mesi, dal giugno 2023 al febbraio 2025”.
La proposta è trapelata sulla stampa alla vigilia di un consiglio dei ministri degli Esteri Ue, a Lussemburgo, dove però la questione non dovrebbe essere affrontata. Ci penseranno i rappresentanti dei 27 Paesi nel Cops, il Comitato politico di sicurezza, a discuterne e dare il loro via libera alla nomina formale, che spetta comunque a Borrell. La procedura potrebbe comunque richiedere un po’ di tempo.
Critiche della Lega
“Quella di Bruxelles è una indicazione vergognosa, un insulto all’Italia e a migliaia di diplomatici in gamba”, hanno fatto sapere a caldo fonti della Lega. “Dopo tutti i danni fatti da Di Maio nei rapporti con il mondo arabo è più che una presa in giro, è un attacco al governo e un vero insulto agli italiani che lo avevano sonoramente bocciato alle elezioni”, ha rincarato l’europarlamentare leghista Alessandro Panza. “Nonostante la scelta democratica di milioni di italiani per un governo di centrodestra, i burocrati si ostinano a pescare dal mazzo di grillini e Pd. È semplicemente vergognoso”, ha invece commentato il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, componente della commissione Esteri della Camera.
Una “buona notizia” è, al contrario, la candidatura di Di Maio per l’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini: “Se l’Europa sceglie un italiano come proprio inviato speciale è senz’altro una buona notizia per il sistema Paese”, ha commentato – A meno che non vogliamo esportare ancora una volta le nostre piccole beghe a livello comunitario. Buon lavoro al nostro ex ministro degli Esteri”.
Anche un altro ex presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha commentato positivamente la notizia. “Ne sono lieto. Di Maio è stato ministro degli Esteri”. Quanto alla reazione di Tajani, Fini ritiene che le sue parole siano state pronunciate “dopo avere inteso il presidente del Consiglio”. In ogni caso, ha concluso, “mi auguro che Di Maio sia all’altezza di un compito estremamente difficile, un mandato non di poco conto”.
Non è della stessa opinione il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri di Forza Italia: “L’ipotesi di Borrell, alto esponente Ue, che definisce Di Maio adatto a fare il rappresentante europeo nel Golfo e’ assurda e vergognosa. Squalifica chi la propone e l’Unione europea stessa. Di Maio e’ del tutto inadeguato. Chi puo’ impedisca questo sconcio”.
Critiche e polemiche contro l’indicazione di Borrell hanno dominato i social network, dove Di Maio, così come le istituzioni comunitarie, sono da sempre molto bersagliati