Non viene toccata la platea dei beneficiari ma il numero delle offerte di lavoro che è possibile rifiutare pena la decadenza del sussidio .Il reddito di cittadinanza potrebbe essere ritoccato già nella prima manovra del nuovo governo. Tra Palazzo Chigi e ministero dell’Economia si lavora alla Nadef, la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza attesa in Consiglio dei ministri giovedì. Conterrà solo il quadro tendenziale, la programmazione verrà lasciata al governo che arriverà, capitanato da Giorgia Meloni. Ma nella Nadef, dove sono contenute le previsioni, la crescita – spiegano fonti del Mef – sarà inchiodata sotto la soglia psicologica dell’1%, il che vuol dire oltre 20 miliardi di spesa in meno, una grana non da poco per l’esecutivo che vedrà la luce nelle prossime settimane. E che, su questo Giorgia Meloni è stata chiara, non intende produrre più debito, ma tenere salda la linea Draghi sul no allo scostamento di bilancio. E questo nonostante vadano prorogate le misure di sostegno varate finora per fronteggiare la crisi energetica, dal taglio del cuneo agli interventi per alleggerire le bollette, tutte misure in scadenza a fine anno.
“Noi vogliamo abolire il reddito di cittadinanza, ma nel momento in cui lo aboliamo facciamo un’altra legge. Anzi, due leggi”. Ignazio La Russa, esponente di Fratelli d’Italia, a Cartabianca esprime la linea del partito guidato da Giorgia Meloni in relazione al reddito di cittadinanza. Tra le due leggi prospettati da La Russa, una punterebbe a “garantire al 50% degli attuali percettori qualcosa di più rispetto a quello che prendono ora”. Si parla di “famiglie numerose, disabili, pensionati. L’altro 50% per metà è costituito da gente che non aveva alcun diritto, che ha truffato lo stato. C’è una marea di gente… Ad un altro 25% che ha diritto, noi speriamo di dare un lavoro. Noi immaginiamo di abolire questa legge e di ricostruire in forma diversa il rapporto con chi ha bisogno. Siamo convinti che offrendo ai datori di lavoro la possibilità di assumere e avere meno tasse si possano avere molte assunzioni”.